Prato rinnovato, ma non è una novità da quelle parti. Di sicuro, il cambiamento più corposo (e in un certo senso epocale) è quello della panchina. Non più Vincenzo Esposito, stretto collaboratore del presidente Paolo Toccafondi, ma Alessio De Petrillo. Nome nuovo per la categoria, 48 anni e un passato con Gubbio, Monza, Alessandria e Foligno in serie C. De Petrillo, è arrivato fra lo scetticismo generale ma in poche settimane ha già guadagnato la simpatia della gente. Il suo modo
semplice di parlare, il suo attaccamento ai tifosi dimostrato fra coppa Italia e la prima trasferta a Pisa, ha conquistato tutti. All'Arena Anconetani, nel giorno del debutto, il Prato non è andato male. A centrocampo, ha saputo mettere in difficoltà i centrali nerazzurri. Ma come tutte le coperte, anche quella dei lanieri è corta. Il mercato non è stato esaltante e la squadra non è completa, specie in difesa. Il Pisa di Gattuso ha preso il largo soprattutto sulle fasce, pericolo preventivato alla vigilia, incrementatosi nel corso del match perché l'esterno dei neroazurri Forgacs a sinistra ha fatto il diavolo a quattro. Però la condizione fisica dell'undici pratese è parsa buona. Anche su questo aspetto l'Ancona dovrà mostrare attenzione. Se ne è accorto il Pisa, ma anche l'Arezzo affrontato in amichevole prima dell'inizio del torneo. La rosa è stata cambiata. Non ci sono più tre attaccanti del calibro di Rubino, Bocalon e Fanucchi. E' arrivato però il giovane scuola Cagliari Alessandro Capello, partito dalla panchina all' "Arena" e subito in gol su sponda di Gomes, un robusto attaccante ivoriano con trascorsi giovanili, oltre che in Portogallo, nel Sassuolo. Nella mediana, si attendono conferme dai rientranti Serrotti e Corvesi (12 mesi rispettivamente a Tuttocuoio e Pavia prima di tornare in riva al Bisenzio). Si attende la consacrazione anche del giovane danese Morten Knudsen, attanagliato da troppi problemi fisici l'anno scorso e sul quale l'Inter crede ciecamente tanto da averlo confermato a Prato anche quest'anno. A proposito di Inter, i rapporti di collaborazione si sono raffreddati dopo l'entusiasmo dell'anno scorso. Il progetto prevede altri due anni di contratto ma sembra che nessuno voglia proseguire. La lotta del presidente del Prato Paolo Toccafondi (che in passato ha giocato come portiere nelle giovanili dell'Ancona) contro Macalli e lo status societario della Lega Pro non è piaciuta ai vertici nerazzurri, che di contro hanno mandato a Prato pochissimi giocatori. Quasi nessuno, ad eccezione dell'ex Primavera del Cesena Riccardo Gaiola. C'è anche un nuovo il portiere: Francesco Rossi, proveniente dalla Lupa Roma con la quale riuscì pure a segnare un gol di testa al 90' contro il Messina.
Paolo Papili