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L'INTERVENTO DEL DS ARCIPRETI E DEL PRESIDENTE MARCONI A RADIO TUA.

Dal  CORRIERE ADRIATICO «Conosco bene le attese dei tifosi di una piazza come Ancona. Costruire una corazzata? Ho l’esperienza necessaria per farlo perché ho vissuto situazioni simili a Perugia e San Benedetto del Tronto. Altre squadre si stanno rafforzando ma l’Anconitana è obbligata a vincere. Non ci nascondiamo». Così il direttore sportivo biancorosso Alvaro Arcipreti nel suo intervento di ieri sera a Radio Tua: «Fino al 17 agosto quando inizieremo la preparazione so che le preoccupazioni ci saranno. Sono cose normali, questo è il momento più determinante di una stagione e le scelte non si possono sbagliare. Un tassello determinante sarà quello degli under e della loro collocazione in campo. Per ora ne consideriamo uno sulla linea difensiva e uno come mezzala poi, se cambierà qualcosa, vedremo. I tre davanti vorrei fossero over. Lavoriamo in accordo con mister Marco Lelli ed Ermanno Pieroni, che mi ha permesso di venire ad Ancona spendendo il mio nome e lo ringrazio, ci dà una grande mano con i suoi contatti. Per ogni ruolo prenderemo gente appropriata e di valore per vincere senza discussioni il campionato».
La strategia fissata
Praticamente preso il portiere Gianluca Marcantongnini (firmerà domani), Arcipreti ha le idee chiare sulle prossime mosse da operare: «Marcantognini è un ragazzo classe ‘96 serio, affidabile con una buonissima esperienza di C e di D alle spalle. Con lui si può fare un discorso di grande prospettiva. Dalla scorsa stagione abbiamo riconfermato, per il momento, Bartolini, Magnanelli e Trombetta. Gli altri discorsi li affronteremo nei prossimi giorni. Da quanti elementi sarà composta la rosa? Mi sbilancio e dico ventitrè. Tra questi c’è un numero variabile da sette a nove che sarà destinato alla batteria under». E sui nomi circolati in questi giorni, il ds dell’Anconitana non fa mistero delle ambizioni della società in questa fase di mercato: «Natalini ha scelto l’Atletico Ascoli ma non era il solo difensore in agenda ovviamente. Pupeschi, parlando appunto di centrali, è stato con me a Perugia e lo conosco molto bene. In mezzo al campo sia Favo che Palladini piacciono ma, al momento, non posso dire altro. Davanti ho letto i nomi di Falconieri e Bugari, quest’ultimo specialmente mi ha sempre messo in difficoltà da avversario. Il centravanti dovrà essere la chicca. Luca Cognigni? E’ un bel nome».
La rabbia di Marconi
Il presidente Stefano Marconi, intervenuto sulle medesime frequenze radiofoniche, è tornato con rabbia sulla scelta dei criteri di ripescaggio per la Serie D: «Abbiamo preso un legale importante come Eduardo Chiacchio, la domanda di ripescaggio è stata presentata regolarmente. Come società lotteremo fino all’ultimo per continuare a sperare nella D. I criteri adottati per i ripescaggi ci hanno penalizzato perché sono criteri ordinari che non tengono minimamente conto della situazione straordinaria che abbiamo vissuto. L’avvocato Barbiero, il vicepresidente della Lnd, diceva di voler tutelare chi avesse registrato un distacco minimo dalla vetta della classifica. Così non è stato, ma l’intenzione di rimodulare i parametri c’era. Aspettiamo di capire cosa succederà ma guardiamo avanti». 
Peppe Gallozzi