Dal L’Anconitana adempirà a tutti i suoi oneri per presentare correttamente la domanda di ripescaggio per la prossima Serie D 2020-2021. L’ulteriore conferma, dopo la garanzia del presidente Stefano Marconi, arriva dall’avvocato Eduardo Chiacchio: «Il deposito della somma di 19.000.00 euro e la presentazione della fideiussione bancaria di 31.000.00 euro non sono un problema. Nessuno di noi ha perso tempo fino a questo momento ma una prima proiezione la potremmo avere solo dopo le 14.00 del 14 luglio (termine di scadenza della presentazione delle domande che si potranno inviare già da lunedì prossimo, ndr)». Chi non sarà intenzionato ad ottenere il ripescaggio, abbandonerà l’ipotetica tabella generale che tiene conto sia dei parametri tradizionali (bacino d’utenza, settore giovanile, meriti sportivi, impiantistica ecc.ecc.) e sia dell’alternanza di ripescaggio tra due retrocesse di D e una seconda di Eccellenza: «Le tabelle sono note a tutti, almeno per ora. Poi però resta da capire chi farà effettivamente domanda, chi la farà nei modi e nei tempi giusti e, soprattutto, chi sarà in grado di poter versare gli importi dovuti. Facciamo un passo alla volta ma garantisco che il nostro impegno è massimale per riuscire nell’obiettivo».
Il contesto generale
Dopo aver visto sfumare l’ammissione in D per l’adozione criterio della media ponderata, che ha premiato le migliori sette seconde classificate d’Eccellenza di tutta Italia, la società dorica punterà tutto sui ripescaggi. Ripescaggi che dovranno accompagnarsi, necessariamente, alla mancata iscrizione delle società aventi diritto a disputare la Serie D. Per avviare la macchina dei rimpiazzi, il numero totale di queste ultime dovrà scendere da 165 a 161 (così da non consentire la formulazione dei nove gironi da almeno 18 squadre ciascuno) ma in alcune regioni come Lombardia e Veneto la situazione economica post-Coronavirus non è certo facile: «Il mondo dilettantistico è sempre un’incognita. E’ difficile avere il polso della situazione, perlomeno in questo momento. Certo, facendo delle valutazioni, si dovrà tenere conto per le singole società delle possibilità personali ma anche dei rischi. Capire, insomma, se i singoli imprenditori avranno ancora gli stimoli del passato». E tutto questo, almeno fino all’apertura delle iscrizioni (che dovrebbe avvenire tra il 23-24 luglio), sarà difficile quantificarlo. Lo si potrà fare in una fase successiva, ma non prima di agosto-settembre.
Le tappe da seguire
Il cammino è tracciato. Dal 6 al 14 luglio (ore 14.00) dovranno presentarsi le domande di ripescaggio mentre, qualche giorno dopo, si apriranno ufficialmente le iscrizioni. Ogni valutazione, ogni tabella e ogni prospetto va necessariamente posticipato: «Non dobbiamo sbagliare – ha concluso l’avvocato napoletano Chiacchio – Tutto il resto verrà dopo. Sappiamo di combattere una battaglia lunga e dispendiosa ma con le nostre possibilità cercheremo di venirne a capo». Il salto di categoria sarebbe un punto di svolta per l’Anconitana, soprattutto nell’ottica della possibile riforma del sistema calcio che potrebbe essere attuata già nell’estate 2021. Aspettando buone notizie sul fronte Serie D, la dirigenza dell’Anconitana è già al lavoro per il futuro. In questa settimana, probabilmente, si avranno notizie importanti circa la figura del responsabile dell’area tecnica che avrà il compito, tra gli altri, anche di scegliere l’allenatore dorico per la stagione sportiva 2020-2021.
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico