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ANCONITANA SI CHIUDE GIUGNO CON L'AMARO IN BOCCA, ORA PROGRAMMARE IL FUTURO.

Dal  CORRIERE ADRIATICO La missione Serie D non sta distogliendo la dirigenza dell’Anconitana dall’intenso lavoro di questi giorni. Il presidente Stefano Marconi, dopo aver assimilato la promozione in D delle sette migliori seconde di Eccellenza per il criterio della media ponderata (che esclude i dorici, addirittura penultimi nella graduatoria totale), farà di tutto per raggiungere il salto di categoria al tavolo dei ripescaggi. Allo stesso tempo, cercherà di definire gli argomenti caldi per cui la tifoseria chiede chiarezza: l’arrivo di un direttore sportivo, la scelta dell’allenatore, l’allestimento di una rosa in grado di primeggiare sia in Eccellenza che (eventualmente) in Serie D e l’aggiudicazione del bando di gestione dello stadio Dorico. Per quel che riguarda i ripescaggi, che saranno effettuati con l’alternanza di due formazioni retrocesse dalla D e una seconda di Eccellenza, le domande dovranno essere presentate tra il 6 e il 14 luglio. E, in questo senso, il patron dorico garantirà personalmente sull’adempimento degli oneri monetari. Nella fattispecie bisognerà allegare un assegno circolare da 19.000.00 euro e poi, contestualmente, si dovrà presentare una fideiussione esclusivamente bancaria di 31.000.00 euro.
I parametri scelti
La scelta da parte della Lega nazionale dilettanti di confermare i parametri tradizionali, con qualche punto bonus per la classifica, fotografa l’Anconitana forte in bacino d’utenza e impiantistica, ma terribilmente carente nel volume dell’attività giovanile (solo la Juniores porta la matricola dell’Anconitana, il resto del vivaio quella dell’Academy) e dell’affiliazione (tre anni dal 2017). L’obiettivo è quello di sovvertire la tabella ipotetica (perché non tiene conto di iscrizioni e rinunce delle società) redatta dal sito specializzato notiziariocalcio.com che relega i dorici al 55° posto su 57 società aventi diritto a richiedere il ripescaggio. Per un quadro completo bisognerà aspettare sia la presentazione delle domande di ripescaggio sia le iscrizioni (presumibilmente aperte dal 23 luglio). Tempistiche lunghe insomma, presumibilmente tra agosto e settembre.
Ds, mister e squadra
Il primo nodo da sciogliere è quello del direttore sportivo. La certezza è che un professionista arriverà in ogni caso e dovrà essere una figura a tutto tondo. Ermanno Pieroni, oggi dg dell’Arezzo, è sempre in cima alla lista dei desideri del presidente Marconi che lo rivorrebbe all’ombra del Conero anche in Eccellenza. Per questa pista potrebbero esserci sviluppi determinanti già in questa settimana. Se non sarà Pieroni, le altre piste vagliate dalla dirigenza biancorossa hanno denominatori molto comuni tra loro. Grande conoscenza del calcio sia professionistico che dilettantistico, leadership nelle decisioni e capacità di costruire per vincere sia nell’immediato che in futuro saranno le caratteristiche richieste al nuovo direttore sportivo. Quest’ultimo sarà chiamato anche a scegliere l’allenatore. La piazza anconetana, all’unanimità, vorrebbe la riconferma di Marco Lelli che sarebbe la figura giusta per trasmettere alla squadra carattere e attaccamento alla maglia. Magari con l’aiuto di un collaboratore molto preparato come Stefano “Fefi” Goldoni. I due, per via del Coronavirus, non hanno avuto modo di esordire in campionato (dopo il subentro ad Umberto Marino, esonerato successivamente al pari interno con la Vigor Senigallia) e la loro voglia repressa di far bene potrebbe risultare la chiave vincente. Sulla squadra non ci sono dubbi, almeno da come filtra. Sarà una rosa di categoria superiore (se sarà Eccellenza) in cui verrà data grande attenzione alla profondità del roster. Per correre su ogni fronte e non trovarsi impreparati.
Un bando da vincere
I prossimi sette giorni, al massimo dieci, saranno quelli del bando di gestione per lo stadio Dorico. L’Anconitana ci sarà sicuramente. Il rinnovato impianto anconetano, nei pensieri della famiglia Marconi, dovrà diventare la casa delle giovanili e un punto centrale nel percorso di risalita verso il calcio professionistico. Insieme ai dorici potrebbe esserci anche la Giovane Ancona del presidente Diego Franzoni e del patron Sergio Schiavoni. Dopo gli infuocati botta e risposta dei giorni scorsi tra i dirigenti delle due società, il club di Franzoni aspetta di capire se potrà partecipare alla gara avendo già in gestione (fino al giugno 2021) il centro sportivo dell’Aspio. 
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico