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FUTURO BIANCOROSSO A RADIO TUA L'AVVOCATO CHIACCHIO E IL PRESIDENTE STEFANO MARCONI.

Dal  CORRIERE ADRIATICO   «Questa partita non è affatto chiusa. Sono concentrato sull’obiettivo Serie D con grande attenzione, trepidazione e ansia per il risultato finale. Vedo ancora possibilità concrete per aspirare al salto di categoria». Non ha gettato la spugna il presidente dell’Anconitana Stefano Marconi che, intervenuto ieri sulle frequenze di Radio Tua, ha ridato morale ai tifosi biancorossi colpiti duramente dalle ultime decisioni della Lega nazionale dilettanti: «La media ponderata per stabilire le migliori sette seconde classificate (di fatto sono cinque più il Saluzzo e il Rotonda prime a pari merito con Derthona e Lavello in Piemonte B e Basilicata ndr) da ammettere in Serie D non mi convince perché non tiene conto di tanti aspetti. Ci giocheremo la nostra partita al tavolo dei ripescaggi con le carte a disposizione, senza pensare ai ricorsi che da come abbiamo visto vengono rigettati quasi in automatico dal Collegio di garanzia del Coni. I giochi non sono fatti ma la situazione è snervante. Non resta che aspettare le date utili per le iscrizioni e per la presentazione delle domande di ripescaggio (saranno ripescate, nell’ordine, due retrocesse dalla D e una seconda di Eccellenza e così via)». Nessun piano B, almeno per adesso: «Eccellenza? Non ci ho pensato - ha confessato il presidente - Tutti i miei sforzi sono rivolti alla Serie D perché penso ancora di poter disputare quel campionato. Ho fiducia nell’avvocato Eduardo Chiacchio, una persona molto competente che ha il polso della situazione Se poi dovesse essere Eccellenza vedremo come muoverci, ma non cambierà molto. Allestiremo una squadra importante e di livello».
I numeri dell’Anconitana
Il patron dorico, a fronte delle tante critiche ricevute per un campionato che si è concluso con la promozione del Castelfidardo, ha voluto specificare alcuni aspetti: «Sento parlare di stagione deludente ma voglio ricordare che l’Anconitana è stata in vetta sette volte. Il Castelfidardo, che ha vinto ed è stato promosso in D, solo due. Abbiamo la stessa media inglese di -5 e siamo a due punti dalla testa della classifica con sette giornate ancora da disputare. Questo non rappresenta niente? Sento parlare di meriti sportivi e penso proprio a questi numeri. Tralasciando il discorso dei parametri per il ripescaggio come stadio, bacino d’utenza, tifoseria e blasone che sorriderebbero all’Anconitana (carente invece su settore giovanile con la sola Juniores sotto la propria matricola e l’affiliazione di soli tre anni alla Figc)». Non mancano i rimpianti ma secondo Marconi la catastrofe Coronavirus che si è abbattuta sul mondo esula dalle analisi tradizionali: «Abbiamo avuto la sfortuna di perdere la vetta della classifica proprio prima dell’arrivo di una sciagura che nessuno di noi poteva prevedere. La squadra ha reso sotto le aspettative che la dirigenza aveva riposto in estate, inutile negarlo, ma nonostante questo è riuscita sette volte ad essere in testa alla graduatoria, lo ripeto. Lascerei i rimpianti alle spalle e mi concentrerei sulla situazione attuale».
Il criterio che delude
In attesa di conoscere quante società giocheranno la partita dei ripescaggi, dal Consiglio federale di questa mattina (ore 11.30 l’inizio) non arriveranno notizie positive per l’Anconitana. Il numero uno biancorosso non ha lesinato ulteriori perplessità sul criterio adottato per ammettere le seconde classificate d'Eccellenza alla D: «La media ponderata è uno dei tanti criteri che avrebbero potuto scegliere. Ripeto che non sono pienamente convinto perché ci sono squadre arrivate prime che, secondo questo parametro, hanno una media peggiore ad alcune seconde. Allo stesso modo non si tiene conto di realtà, come la nostra ad esempio, che sono state in testa alla classifica più a lungo di chi poi ha concluso al primo posto, perché la pandemia ha fermato tutto. Questa è una casualità, una casualità che però ci ha penalizzato».
Tra ds e allenatore
Un professionista dell’area tecnica, indipendentemente dalla categoria, arriverà in casa Anconitana. La conferma arriva dallo stesso Marconi che ha ribadito la sua volontà di provare a convincere l’attuale dg dell’Arezzo Ermanno Pieroni. Anche nell’eventualità dell’Eccellenza: «Pieroni? Non è buono solo per la Serie D ma anche per l’Eccellenza. Io non l’ho sentito ma si tratta di capire le aspirazioni legittime di un professionista come lui. Dal mio punto di vista non cambia nulla». Così come sulla riconferma di Marco Lelli in panchina, la cui decisione sarà affidata a questa nuova figura dirigenziale: «Per Marco spenderò sempre parole importanti perché lui, nel momento del bisogno, mi ha teso una mano. Non credo ci saranno ufficialità a breve termine ma sicuramente andremo a definire delle situazioni già aperte». 
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico