Dal «Non ho gettato la spugna. Per l’esperienza che ho maturato in questi anni nella giustizia sportiva ritengo ancora di poter riuscire nella mia missione». Prova a ridare speranza all’ambiente Anconitana l’avvocato napoletano Eduardo Chiacchio. Il suo ingaggio, da parte del presidente Stefano Marconi, è stata la testimonianza lampante che la dirigenza biancorossa non vuole lasciare nulla d’intentato per raggiungere la Serie D. Una Serie D che si è oltremodo complicata soprattutto negli ultimi giorni con i due comunicati emessi dalla Lega nazionale dilettanti che hanno martellato la compagine dorica. Avendo chiuso il campionato di Eccellenza al secondo posto distante due lunghezze dal Castelfidardo capolista, e con soli quaranta punti totalizzati, l’Anconitana non può rientrare nel novero delle sette seconde classificate ammesse subito alla D (insieme alle prime di Eccellenza di ogni girone). Questo per via del criterio scelto della media ponderata che rende impietosa la graduatoria per i colori biancorossi. Non solo, anche in ottica ripescaggi è arrivata un’ulteriore mazzata con la conferma (di fatto) dei parametri tradizionali che vedono l’Anconitana forte su bacino d’utenza (capoluogo di regione) e impiantistica (Del Conero) ma decisamente carente sul settore giovanile dove, ad eccezione della Juniores, non figurano formazioni sotto la propria matricola (il vivaio in questa stagione è stato tesserato come Anconitana Academy) e sull’affiliazione, con la nascita della società guidata dalla famiglia Marconi che è avvenuta nel 2017. Appena tre anni fa.
Una strada da seguire
Nonostante la situazione non certo favorevole, il legale campano è pronto a rimboccarsi le maniche: «Ci sono ancora tante cose da capire. L’aspetto fondamentale è uno solo, e cioè che la strada per la Serie D è unicamente quella del ripescaggio. La media punti dell’Anconitana non consente di sperare nell’ammissione immediata ma non per questo dobbiamo arrenderci. I criteri per i ripescaggi sono quelli pubblicati dalla Lnd ma rispetto alle previsioni originarie qualche elemento positivo è arrivato (l’Anconitana prenderà dei punti bonus per il secondo posto in classifica ndr). In sostanza i parametri non sono tutti malvagi, siamo un capoluogo di regione con uno stadio a disposizione. Ci manca solo l’aspetto del settore giovanile ma possiamo attendere con fiducia. Chi mi conosce sa che sono tutt’altro che arreso».
Tramonta una pista
In attesa di capire l’esito dei ricorsi delle retrocesse di Serie D dinanzi al Collegio di garanzia del Coni (primo grado di giudizio appellabile presso il Tar), sembra tramontare per l’Anconitana l’ipotesi della D in sovrannumero: «I ricorsi delle società di Lega Pro retrocesse, similari a quelle di D, sono stati tutti respinti. Questo fa capire che l’unica strada per raggiungere la promozione sia quella del ripescaggio. A mio modo di vedere il ricorso è difficilmente praticabile».In un oceano di ipotesi e congetture c’è una certezza. I tempi saranno lunghissimi e lo ha confermato in modo schietto e sincero lo stesso avvocato Chiacchio: «Ad oggi non sappiamo né quando ci si potrà iscrivere alla Serie D (presumibilmente dal 23 luglio), né quando sarà possibile presentare le domande di ripescaggio. Solo allora capiremo la situazione e avremo la percezione più chiara. Le tempistiche le possiamo prevedere, andremo probabilmente ad agosto-settembre. Ma non mi spaventa questa cosa».
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico