«Non esagero se dico che la piazza di Ancona è la più ambita d'Italia in Eccellenza. Mi sento onorato di essere stato confermato da una società che ha dimostrato serietà e puntualità e di poter dare il contributo per scalare un altro gradino nella risalita verso il calcio che conta». Le vacanze sono giunte ai titoli di coda, ma Paolino Mercurio non vede l'ora di tornare a sudare e di mettersi a disposizione del tecnico Davide Ciampelli. Risultando uno dei cinque superstiti dell'organico in grado di stravincere il girone A di Promozione, il 30enne difensore calabrese, che vanta trascorsi importanti in serie C2 con Noicattaro e Vigor Lamezia, avrà da lunedì un compito fondamentale per accelerare il processo di amalgama di un gruppo profondamente rinnovato.
Mercurio, come valuta il nuovo organico?
«Di assoluto livello. Lo spessore dei giocatori rimasti non lo scopro certo io, come la forza di Borghetti, con cui mi allenai al Crotone quando ero un aggregato dalla Primavera, e di Costantino, con il quale giocai insieme nella Vigor Lamezia e nell'Isola Liri. Ambrosini ha segnato gol a raffica in serie D, mentre Micucci lo apprezzai la scorsa stagione all'Osimana da avversario. Per gli altri nuovi arrivati parla il curriculum».
Conosce il nuovo mister Ciampelli?
«L'ho incontrato quando sono venuto ad Ancona per firmare il rinnovo e ne ho ricavato un'ottima impressione. Se è sceso di categoria nonostante il buon campionato disputato alla Jesina in serie D significa che ha visto le prospettive ideali per compiere il definitivo salto di qualità. Tutti ne parlano bene sotto i profili delle metodologie e della gestione dello spogliatoio e sono motivato di poter lavorare con un mister tanto giovane quanto preparato».
Cosa cambierà in Eccellenza?
«L'obiettivo resterà lo stesso perché l'Anconitana non può interrompere l'ascesa. Cresceranno le insidie e la forza delle avversarie con le matricole Vigor Senigallia e Valdichienti che hanno allestito formazioni molto competitive e le solite Fabriano Cerreto, Urbania e Grottammare che potrebbero dar fastidio. Rispetto alla Promozione diminuiranno i campi neutri e aumenteranno le trasferte negli stadi delle avversarie rendendo tutto più stimolante».
Ha sentito Nocera?
«Ci siamo salutati telefonicamente poche settimane fa. Ho saputo che non ha ancora trovato sistemazione, ma sono convinto che presto riceverà la chiamata giusta essendosi confermato un vincente con il secondo campionato vinto di fila dopo quello con la Civitanovese e una persona di valore».
E i vecchi compagni?
«Con loro rimarrà sempre un'amicizia profonda. Mi è dispiaciuto per i più esperti Mastronunzio, Lori e Colombaretti e per tutti gli altri non confermati, con i quali ho instaurato un bel rapporto, ma le scelte societarie vanno rispettate. Il calcio è anche questo. Non vedo l'ora di sfidarli sui campi».
Quale sarà l'arma in più dell'Anconitana?
«La tifoseria, senza eguali a questi livelli. La scorsa stagione ci ha assicurato sostegno in ogni campo e sono convinto che sarà lo stesso da settembre: l'impegno del presidente Marconi e dei suoi collaboratori, che hanno garantito continuità al calcio nel capoluogo e vinto due campionati di fila, merita di essere ripagato con un calore adeguato».
Daniele Tittarelli
Corriere Adriatico