Fantasia e velocità. Sono le caratteristiche di Mohamed Mansour che dovrà regalare imprevedibilità all'attacco dell'Anconitana assicurando assist invitanti oltre a un contributo prezioso in termini di gol. Il nuovo acquisto, di origini marocchine ma nato e cresciuto in Italia, è stato presentato ieri pomeriggio presso il negozio di Falconara dello sponsor Sportlife 23 gestito dai supertifosi Alessandro e Francesco Saracini, alla presenza del copresidente Andrea Marconi e del ds Giuliano Santinelli. «Sono serviti due minuti per raggiungere l'accordo con la società - ha affermato l'esterno offensivo che compirà 24 anni l'1 agosto - nonostante avessi ricevuto chiamate di categoria superiore. Ancona deve ritrovare un posto nel calcio che conta».
Progetto ambizioso
La serietà della dirigenza ha subito convinto Mansour a preparare i bagagli per una nuova avventura nel capoluogo marchigiano dopo una vita calcistica trascorsa in gran parte in Campania con le maglie di Vico Equense, Gragnano e Afragolese. «Troverò un calcio più tecnico, forse più adatto alle mie caratteristiche visto che ho sempre militato in campionati dove si prediligeva la fisicità. Non vedo l'ora di conoscere i miei nuovi compagni: dovremo formare un gruppo granitico». In campo l'esterno offensivo predilige una posizione precisa. «Mi esprimo al massimo partendo da sinistra con la possibilità di utilizzare il destro per calciare in porta. Sulla fascia, a piede invertito, posso fare la differenza, ma sono a completa disposizione del mister. Non sono un bomber implacabile, ma ho sempre segnato un buon numero di gol: il massimo a Faiano, quando ne realizzai 17». L'addio all'Afragolese ha lasciato rammarico profondo ai suoi vecchi sostenitori, dei quali era diventato un autentico beniamino. «Mi sono trovato bene in quell'ambiente - ha concluso Mansour - ma non potevo lasciarmi sfuggire una chance tanto importante. Ho ricevuto una miriade di attestati di stima che mi hanno fatto comprendere quanto i tifosi mi apprezzassero».
Acquisto di spicco
L'importanza dell'innesto dell'italo marocchino nei meccanismi offensivi biancorossi è stata ribadita da Andrea Marconi. «Se un giocatore di tale spessore ha sposato il nostro progetto significa che abbiamo raggiunto una credibilità notevole, anche fuori regione. I nostri collaboratori in Campania ce lo hanno segnalato e non abbiamo avuto esitazioni nel fiutare l'importanza dell'affare». Sull'argomento delle mancate conferme di Lori e Mastronunzio il copresidente non è voluto tornare. «Dopo la conferenza stampa dei due calciatori decideremo se approfondire il tema. Dal punto di vista tecnico le nostre mosse sono state spiegare alla perfezioen dal n ostro dg Bartoloni».
Le nuove maglie
I fratelli Alessandro e Francesco Saracini di Sportlife 23 hanno invece lanciato i primi indizi sulle nuove divise da gioco, griffate Robe di Kappa. «Ci saranno novità sotto l'aspetto della grafica - hanno anticipato - che stiamo studiando insieme alla società e presenteremo prima dell'inizio degli impegni ufficiali. La prima maglia resterà rossa, la seconda bianca, mentre ci potrebbero essere novità sulla terza che la scorsa stagione era gialla». Probabile che diventi blu.
Daniele Tittarelli
Corriere Adriatico