Mentre la tifoseria era in attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore, l'Anconitana stava invece definendo i dettagli del prossimo dirigente che avrà il difficile compito di costruire la squadra, di plasmarla giorno dopo giorno avviando un ciclo che dovrà riportare la società tra i professionisti. Un manager giovane, non del territorio, ma con una gran voglia di ottenere dei risultati importanti. Il profilo è tracciato, ma il co-presidente biancorosso Andrea Marconi, non intende svelare di più. «Un po' di pazienza, presto saprete tutto - ha detto -. Mi sento di poter dire che l'operazione sarà conclusa al novantanove per cento visto che i abbiamo iniziato a ragionare sulle prossime mosse da compiere».
E allora, perché tanti misteri ?
«Perché la persona in questione deve dialogare con il club con cui collabora. Comprendo la curiosità della piazza, ma non possiamo creare scompiglio e imbarazzi. Bisogna saper aspettare e avere pazienza. Come abbiamo fatto noi».
Non è stato facile trovare l'accordo ?
«E' un profilo che seguiamo da tempo, andrà ad irrobustire un settore da sempre delicato collaborando con il nostro direttore sportivo Giuliano Santinelli che rimane un punto fermo del progetto».
Finora, e sempre in gran segreto, avete portato avanti incontri e trattative. Con l'arrivo di quello che probabilmente sarà il nuovo direttore generale, le strategie si modificheranno ?
«Assolutamente sì. D'altronde è normale, se abbiamo deciso di integrare la struttura, dobbiamo ascoltare le idee di chi è stato ingaggiato. Posso anticiparvi che monitoreremo tutte le piste percorribili, con uno sguardo attento non solo ai tornei italiani, ma anche esteri. Insomma: non siamo concentrati solo ed esclusivamente sui giocatori di casa nostra o sugli argentini, ma su quelli che lo staff ritiene bravi e funzionali».
Chi resterà della vecchia guardia ?
«Approfittando del viaggio di lavoro a Napoli, ci siamo seduti intorno al tavolo con Ivan Visciano. Vorremmo trattenere il ragazzo che ha dimostrato di tenere molto alla maglia. Per noi è un punto fermo con cui proseguire, gli abbiamo proposto un contratto biennale».
Però
«Il centrocampista si è preso una pausa di riflessione, non perché non sia contento dell'offerta ma per motivi familiari che lo costringono a rimanere vicino casa. Una scelta di vita che lo porterebbe anche a lavorare su un altro settore. Speriamo arrivino delle risposte positive, siamo tanto legati a lui».
Il resto ?
«Lo decideremo con l'allenatore».
Capitolo delicato
«Vogliamo ufficializzare tutto in tempi brevissimi, la priorità adesso era quella di incassare la disponibilità che volevamo per potenziare lo staff».
Marconi, qual è il suo bilancio finora ?
«Sta andando tutto bene, anche se non sono state rese pubbliche le nostre manovre, il lavoro non è mancato. I telefoni squillano continuamente, procuratori, giocatori e allenatori. Sintomo che l'Anconitana è tornata ad essere credibile».
Qualche anticipazione
«Non ne faccio. Potrei fare solo tantissime smentite dei nomi che sono stati accostati al nostro sodalizio, vi annoierei».
Ritorniamo a trattare l'argomento giocatori. Sono arrivate offerte ?
«So per certo, avendoci parlato nelle ultime ore, che Visciano è stato contattato da un allenatore. Gli ha chiesto di seguirlo a Macerata. Ivan chiaramente non ci andrà».
Il mister in oggetto è Francesco Nocera, nonostante la smentita, ha molti estimatori
«Quando la Maceratese annuncerà il nuovo tecnico, capiremo meglio».
Ci saranno sorprese per i supporter ?
«Il vicepresidente Robert Egidi sta dialogando con il Genoa per organizzare una partita amichevole. Sarebbe bellissimo vivere una serata in amicizia condita da un bellissimo spettacolo. Speriamo di riuscirci, l'Anconitana è attenta a tutte le dinamiche. Pensate che in questi giorni di lavoro io e papà abbiamo girato per le aziende partenopee con la maglia del Napoli. E' bello affrontare la vita con il sorriso, poi tutti ci hanno parlato del gemellaggio e a quanto ci tengono».
Entreranno altri partner ?
«Ribadisco fortemente un concetto: non elemosiniamo sponsor anche se c'è il desiderio di crescere, per essere pronti e preparati quando ci troveremo in altri palcoscenici».
Paolo Papili