«Oltre alla promozione in Eccellenza, la stagione che sta terminando andrà ricordata per altri importanti obiettivi raggiunti. Su tutti l'immagine positiva e la credibilità riconquistate e la passione riscoperta dai giovani attraverso sinergie con le scuole». Stila un bilancio positivo il vicepresidente Robert Egidi, impegnatosi dal giorno della rinascita dell'Anconitana per riannodare i fili spezzati con la città. Se Lelli prima e Nocera poi hanno rispettato gli obiettivi sul campo pilotando la squadra verso due promozioni consecutive, il braccio destro di Marconi ha ottenuto ottimi risultati incrementando il numero dei partner commerciali, instaurando proficue collaborazioni con gli istituti
scolastici e tenendo rapporti positivi con la tifoseria, autentico valore aggiunto nella cavalcata di Mastronunzio e compagni. Il risveglio di Ancona In un anno e mezzo è lievitato il numero di aziende che hanno deciso di legare il proprio nome all'Anconitana.
Egidi, è stato comunque un cammino tortuoso?
«Non è stato facile partire da zero e dissipare lo scetticismo, derivato dalle vicissitudini delle precedenti gestioni. Abbiamo lavorato sodo, senza formulare inutili promesse, ma producendo risultati
concreti. Diversi ci hanno dato fiducia affiancando il main sponsor Rays, altri hanno manifestato un'apertura che ci lascia ben sperare per accordi da stipulare nei
prossimi mesi. Stiamo mettendo solide basi in vista del ritorno in categorie consone al nostro blasone».
L'entusiasmo è stato ricreato anche nelle nuove leve grazie all'ingresso del club nelle scuole...
«Credo molto in questo ambito perché ritengo indispensabile che si torni a parlare di Anconitana
tra i giovani e le famiglie. I risultati ci hanno dato ragione, basti pensare all'ottima riuscita dell'evento
che ha preceduto l'ultima partita casalinga contro il Gabicce Gradara. Non ci fermeremo e metteremo in atto altre iniziative».
Dopo la ripartenza dell'Under 19, che ha vinto il proprio girone, la prossima stagione registrerà la riapertura della scuola calcio.
«Abbiamo aperto un tavolo di lavoro per iniziare la pianificazione. Proseguiremo e amplieremo le collaborazioni con le società limitrofe e allo stesso tempo vogliamo creare un settore giovanile tutto nostro partendo dai più piccoli. A livello di immagine e di credibilità sarà un passo avanti ulteriore rispetto a
quanto realizzato fino ad oggi».
Lo slittamento a ottobre della conclusione dei lavori al Dorico non vi preoccupa?
«Il Comune, con il quale abbiamo un feeling solido, è sempre stato sincero e avevamo messo in preventivo che il vecchio stadio potesse non essere pronto per settembre. Attendere un mese non sarà un problema dato che ci eravamo mossi per avere campi alternativi».
Per quanto riguarda gli appuntamenti futuri, si terrà a giugno la cena nella quale inviterete esponenti dell'amministrazione comunale, sponsor attuali e possibili nuovi partner ?
«Volevamo organizzarla a fine maggio,ma impegni di lavoro fuori città del presidente Marconi ci hanno indotto a posticiparla.Sarà l'occasione per ringraziare chi ha sposato il nostro progetto e per presentare lo stesso agli imprenditori con i quali abbiamo avviato positivi contatti».
Nel corso dell'estate verrà anche organizzata un'assemblea pubblica per esporre i programmi futuri ?
«Ci confronteremo con i tifosi - conclude Egidi - con l'intento di chiarire ciò che abbiamo realizzato in questi due anni, non solo sotto l'aspetto sportivo, e di spiegare quali sono i nostri piani in prospettiva. Siamo sempre stati aperti alla città e vogliamo insistere sulla strada intrapresa: le decisioni spettano alla società, ma cerchiamo un'ampia condivisione d'intenti».
Daniele Tittarelli
Corriere Adriatico