«Entro fine maggio ufficializzeremo l'allenatore. Stiamo esaminando con attenzione diversi profili, consapevoli di non poter sbagliare la scelta della figura che ci indirizzerà nell'allestimento della rosa. Non abbiamo ancora preso decisioni su Nocera, ma al momento le sue possibilità di conferma sono minime». Dalle parole del ds Giuliano Santinelli viene confermata l'intenzione dell'Anconitana di progettare la terza promozione consecutiva con un nuovo profilo in panchina. In Eccellenza il grado di difficoltà degli avversari aumenterà e la dirigenza vuole attrezzarsi bene.
Santinelli, qual è l'identikit di allenatore ideale?
«Deve avere ambizione, carattere e spalle larghe perché Ancona non è una piazza come le altre a questi livelli. Ne abbiamo sondati alcuni, altri non possono sbilanciarsi perché sono legati alle proprie squadre. Ci prenderemo il tempo necessario, senza lasciarci sopraffare dalla fretta».
Come valuta l'operato di Nocera ?
«Ha vinto campionato e Coppa Italia rispettando i programmi. Nel corso della stagione ci sono comunque stati alcuni problemi che abbiamo superato grazie alla collaborazione di tutte le componenti. Con lui ci eravamo prefissati determinati risultati che sono arrivati».
L'organico verrà stravolto ?
«Non parlerei di rivoluzione, ma di opportuni ritocchi. Ripartiremo da chi ha assicurato un ottimo rendimento in Promozione e ha dimostrato di poter recitare un ruolo importante nella categoria superiore. Ci confronteremo con l'allenatore e insieme a lui stileremo l'elenco dei giocatori che proseguiranno l'avventura in biancorosso e di quelli che verranno lasciati liberi».
Alla soglia dei 40 anni, Mastronunzio resterà il trascinatore?
«La Vipera ha ribadito con 51 gol in due stagioni di essere ancora letale. Per il capitano, come per i suoi compagni, ogni valutazione verrà concordata con il mister. Ascolteremo le sue idee e agiremo di conseguenza».
Punterete su elementi di categoria superiore?
«La qualità dovrà in ogni caso abbinarsi con la tenuta mentale: servono uomini prima ancora dei calciatori. A differenza di due anni fa, quando ripartivamo da zero, adesso la nostra è una destinazione ambita. Il progetto piace e dobbiamo solo preoccuparci di individuare chi fa al caso nostro».
Quanto conteranno gli under?
«Saranno determinanti, come lo sono stati nella stagione appena terminata. All'inizio avvertivo scetticismo e da più parti si temeva che non avremmo trovato fuoriquota all'altezza. La realtà ha detto il contrario e i nostri giovani sono stati tra i migliori: dovremo trattenere chi può fare ancora al caso nostro e acquistarne altri in grado di reggere l'impatto con l'Eccellenza. Non escludo che torneranno diversi ragazzi costretti a emigrare altrove nel 2017 dopo la mancata iscrizione dell'Ancona 1905 in serie D».
E l'entusiasmo dei tifosi?
«Grazie a loro sentiamo l'esigenza di migliorarci sempre. Oltre a spingere la squadra a gettare il cuore oltre l'ostacolo, tanto calore ripaga noi dirigenti dell'impegno che ogni giorno mettiamo per i colori biancorossi».
Tra le novità della prossima stagione ci sarà la rifondazione della scuola calcio
«Siamo impegnati pure su questo fronte con l'intento di compiere ulteriori passi avanti dopo essere partiti bene nell'avventura giovanile con l'Under 19. La vittoria del girone ha rappresentato una gratificazione al lavoro di tutte le componenti che hanno saputo creare dal nulla una formazione piena di prospetti interessanti. Adesso non dobbiamo fermarci».
La triade Marconi-Santinelli-Morra sarà ancora sinonimo di trionfo?
«Lavoriamo bene insieme perché siamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda. Il caposaldo rimane il presidente che non lancia mai vani proclami, ma è solito rispettare ogni promessa formulata. Lui non intende fermarsi nel percorso di risalita dell'Anconitana e si impegnerà a fondo per costruire una squadra fortissima anche in Eccellenza».
Daniele Tittarelli
Corriere Adriatico