L’Anconitana è pronta ad ufficializzare l’arrivo del centrocampista centrale, Ivan Visciano (’87). In contemporanea, però, saluta prima del tempo il portiere Federico Taborda (’88). Ma andiamo con ordine perché ieri pomeriggio, dopo alcuni giorni di pausa, il sodalizio dorico ha ripreso le grandi manovre. Con la conferma di Stefano Mandorino, sembrava sfumato l’arrivo di Visciano ma invece nelle ultime ore le parti si sono risentite
riprendendo i contatti che si erano interrotti. Il giocatore ha trascorso molti anni alla Turris (è stato anche capitano) dove è tornato l'anno scorso dopo aver vinto il campionato di Eccellenza con l'Ebolitana nel 2016/17. Ha sempre giocato in Campania, disputando in tutto otto stagioni con i corallini (nel 2012/13 ha vinto anche la Coppa Italia di serie D). Elemento ambidestro (ma più mancino), all'occorrenza può fare anche il difensore centrale. In mezzo, però, la notizia di Taborda: l’estremo difensore, dopo aver trovato l’intesa economica con il presidente Stefano Marconi nelle settimane scorse, martedì ha firmato un anno di contratto con opzione per il secondo con l’FK Senica (Serie A slovacca). Va chiarito che l’ex portiere della Civitanovese non aveva sottoscritto alcun documento con l’Anconitana e quindi, dopo attente valutazioni, ha preferito accasarsi altrove. Ha inciso in questa scelta anche il fatto di doversi giocare il posto da titolare con Gianclaudio Lori che difficilmente avrebbe lasciato campo libero al collega. Fattori che, per un atleta, incidono. Ora la società sta valutando altri profili interessanti ed è orientata su un altro numero uno, ma la rosa è quasi al completo. Occorre un difensore centrale da affiancare a Tommaso Colombaretti, più una serie di under da inserire lungo le corsie laterali. Stessa situazione se arrivasse davvero Visciano a centrocampo: reparto ormai delineato per una formazione molto competitiva specialmente dalla cintola in su. Il gruppo, pronto a sgobbare agli ordini di Nocera, si ritroverà il 6 di agosto. I lavori si alterneranno tra il Dorico e il Brisighelli di Ponterosso.