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MERCATO IL CENTROCAMPISTA IVAN VISCIANO IN BIANCOROSSO.

PAPILISTADIOL’Anconitana si è accaparrata le prestazioni del centrocampista centrale, Ivan Visciano (’87). La fumata bianca è arrivata nella tarda serata di mercoledì, ma le parti hanno continuato a dialogare intensamente anche nella giornata di ieri. A dirigere in prima persona l’operazione, il copresidente Andrea Marconi.

E’ stato lui ad affrontare la trattativa tenendo i contatti con il giocatore che però non ha ancora firmato tutta la documentazione inviata dal club (lo farà nelle prossime ore), però ormai non dovrebbe esserci nessun tipo di problema. Visciano la prossima stagione vestirà la maglia biancorossa e il 6 di agosto inizierà a lavorare con mister Nocera. Il mediano ha trascorso molti anni alla Turris (è stato anche capitano) dov'è tornato l'anno scorso dopo aver vinto il campionato di Eccellenza con l'Ebolitana nel 2016/17. Ha sempre giocato in Campania, disputando in tutto otto stagioni con i corallini (nel 2012/13 ha vinto anche la Coppa Italia di serie D). Elemento ambidestro (ma più mancino), all'occorrenza può fare anche lo stopper. Insomma, un bel colpo, l’ennesimo di una campagna acquisti sontuosa. In parallelo, il sodalizio lavora sodo per acquisire le prestazione di un difensore centrale da affiancare a Tommaso Colombaretti. Sul taccuino di Stefano Marconi ci sarebbero un paio di nomi ed anche in questo caso i profili sono di categoria superiore. In parallelo, il direttore sportivo Giuliano Santinelli è al lavoro per ingaggiare un portiere. Sfumato Federico Taborda (l’estremo difensore ha firmato con l’FK Senica, Serie A slovacca), il dirigente confida sui suoi buoni uffici per regalare al tecnico biancorosso una pedina di sicuro affidamento. Anche per far maturare il baby Maikol Martiri, una vecchia conoscenza del settore giovanile dorico che nelle gerarchie della truppa fungerà da terzo. A proposito di baby: la prossima settimana dovrebbero aggregarsi alla rosa diversi under, indispensabili per il prossimo torneo. In Promozione, infatti, è obbligatorio averne due in squadra.

Paolo PAPILI
Corriere Adriatico