"Siamo in dirittura d’arrivo, ma in questo momento non voglio sbilanciarmi". E’ il pensiero di Umberto Calaiò che ufficialmente non se la sente di andare oltre, ma in realtà è già al lavoro per l’Ancona. Il consulente di mercato ieri ha passato tutta la giornata al telefono per giocare d’anticipo e non farsi trovare impreparato all’ultimo incontro con la società che si terrà soltanto nella giornata di oggi. Un piccolo ritardo sulla tabella di marcia, ma niente di grave. Il manager nelle ultime ore ha dialogato molto con alcuni direttori sportivi e procuratori per capire che mosse compiere sia sui giocatori che troverà nella rosa attuale, ma anche quelli che invece dovrà scegliere per irrobustire la rosa. Sbarcato dalla Sicilia e approdato in Campania, si è subito messo in contatto con alcuni emissari del Napoli per cercare di trovare una data nel fitto calendario dei partenopei per stabilire una gara amichevole al Del Conero. Da lì in poi si sono svolti altri summit con Benevento ed Avellino. Stamattina si metterà in viaggio verso Roma per risolvere questioni personali legati alla sua attività con l’Ancona. Successivamente si metterà in viaggio verso il capoluogo dove con la società dorica ha un appuntamento. Lì le parti proveranno a concludere l’affare. Da quello che trapela l’ingaggio di Calaiò sarebbe solo una semplice formalità. Se fosse davvero così come sembra, domani mattina si terrà una conferenza stampa di presentazione. L’Ancona apprezza molto questo profilo ed è rimasta affascinata dal tipo di programma illustrato. Il presidente David Miani nei giorni scorsi ha valutato anche altre candidature, ma non è rimasto convinto. Adesso la chiusura è vicinissima, una mossa che permetterebbe allo stesso Miani di presentarsi con qualcosa di concreto in mano in occasione dell’assemblea dei soci di lunedì. Ora l’obiettivo è quello di provare a convincere a Giovanni Cornacchini.
Il mister
Calaiò spera che alla fine il tecnico fanese rimanga sotto il "Guasco", tuttavia qualche telefonata l’ha già fatta. Smentiti i nomi che erano circolati nei giorni scorsi (Pergolizzi, Tedesco e Catanese), l’uomo chiamato ad allestire una rosa consona alle richieste della piazza starebbe pensando di affidare il timone ad un allenatore con esperienze di Serie B. Ma questo solamente se Cornacchini decidesse di non rimanere. Miani incontrerà “Joe Condor” proprio lunedì e a quel punto tutto sarà più chiaro. Le sensazioni a riguardo non sono troppo ottimistiche, ma magari in questi giorni di vacanza il trainer ci avrà riflettuto meglio. In compagnia del suo vice avrà pensato e ripensato se imbattersi in questa ennesima scommessa o uscire di scena lasciando un buon ricordo. Un bel rebus.
La squadra
L’obiettivo di Calaiò è quello di iniziare il ritiro con almeno tre giocatori di spicco. Quelli in grado di infiammare la tifoseria, ma soprattutto di puntellare lo spogliatoio. E’ chiaro che se Cornacchini restasse lo farebbero anche i calciatori della vecchia guardia (Cazzola e Mallus per esempio), ma oltre a loro esiste il desiderio di arrivare anche a qualche altro pezzo da novanta. Dai programmi non vengono scartati nemmeno i giovani: oltre a delle proficue collaborazioni con Pescara, Empoli e Bologna, attenzione anche ad altre ipotesi. Napoli, Spezia (dove gioca l’attaccante Emanuele Calaiò) e Palermo. Infine potrebbe esserci un ritorno: Claudio Sparacello (’95) già biancorosso con due presenze nel 2013. E’ del Trapani, da gennaio ha militato nel Padova. E’ seguito anche dalla Maceratese.
Paolo Papili