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DUE GIORNI CHE POTREBBERO CAMBIARE L' ANCONA.

BANDIERA ANCONANella giornata di domani Sergio Schiavoni riceverà negli uffici dell'Imesa un facoltoso imprenditore interessato a diventare partner della società. I contatti sarebbero già avviati da tempo e non è da escludere che possa arrivare finalmente una bella notizia dopo settimane piene di buoni propositi, ma di poca sostanza. Non sarà l'unico vertice perché martedì ci sarà un secondo colloquio gestito sempre dall'ex patron.

La tifoseria è alla finestra e scalpita per conoscere le prossime mosse. Di sicuro tutti si aspettavano che lo stesso Schiavoni fornisse un contributo più corposo rispetto alle ultime stagioni. Invece, dopo il dietrofront, sotto il Guasco aleggia un certo malumore. Nessun rilancio, ma tanto impegno per aiutare il club a reperire nuovi sovvenzionatori. Senza questa esposizione, difficilmente mister Giovanni Cornacchini, rassicurato nelle scorse settimane da Schiavoni, rimarrà in biancorosso. Per non parlare di Sandro Marcaccio. Dubitiamo infatti che il direttore sportivo possa accettare un incarico senza le adeguate garanzie economiche. Questo lo scenario attuale. Se poi davvero le trattative dovessero concretizzarsi allora se ne potrà riparlare. Già, ma quando? Sono giorni che i diretti interessati continuano a ripeterci che stiamo per entrare nella settimana giusta. Ma il tempo passa e all'orizzonte non ci sono di sicuro schiarite. Per carità, un passaggio importante c'è già stato ed è quello del pagamento degli stipendi ai tesserati e di aver avviato con largo anticipo l'iscrizione al prossimo torneo. Ma quello che in un'altra città probabilmente sarebbe stato motivo di vanto, ad Ancona è un atto dovuto. Il minimo sindacale. Sull'altro versante, quello che coinvolge in prima persona il presidente David Miani e gli altri dirigenti dorici, tutto tace. Un silenzio che può essere interpretato in due modi: profilo estremamente dimesso per non illudere nessuno quando in realtà si ha l'asso nella manica, oppure il contrario. I fatti direbbero che la prima opzione sia più che valida, altrimenti non sarebbe trapelato nulla riguardo all'organizzazione del prossimo ritiro (la scelta dovrebbe ricadere su Arcevia), e quant'altro. Inoltre, in parallelo a Schiavoni, la società ha già incontrato una serie di emissari che hanno chiesto delle informazioni. Ecco quindi che resta più che concreta l'ipotesi di verificare con attenzione i profili di nuovi sponsor provenienti da fuori regione. Ci sarebbero già stati dei rendez-vous propositivi e sicuramente ce ne saranno degli altri. Fosse la volta buona...
Paolo Papili
fonte Corriereadriatico