Se la squadra sul campo continua a viaggiare con il vento in poppa, ce n'è un'altra che sotto traccia sta lavorando in gran segreto per rinforzare l'assetto societario. Non è un mistero che i dirigenti biancorossi siano da tempo al lavoro per reperire risorse in grado di garantire un futuro al club più roseo. A tal proposito i contatti con l'ambito portuale nell'ultimo periodo si stanno infittendo e nei prossimi giorni ci sarà un incontro con alcuni facoltosi imprenditori che avrebbero manifestato l'intenzione di collaborare. Il presidente dell'autorità portuale
Rodolfo Giampieri in tandem con il presidente onorario dell'Ancona Fiorello Gramillano, stanno cercando di stringere i tempi per arrivare ad un accordo. Già in passato (nel 2010), sembrava potesse iniziare una collaborazione tra il Patron Andrea Marinelli e il prestigioso marchio della Msc crociere, ma l'affare non riuscì a concretizzarsi. Inutile girarci attorno: potrebbe essere davvero la svolta tanto agognata dai tifosi e non solo. Il porto è da sempre il cuore della città e sarebbe davvero bello se un pool di industriali riuscissero ad allacciare un legame con la massima espressione sportiva del capoluogo. Nel caso in cui le cose andassero in una certa maniera, l'Ancona sarà costretta per forza di cose a rivedere i suoi obiettivi stagionali, già comunque ambiziosi. Ma intanto è giusto rimanere con i piedi per terra e apprezzare quanto di buono è stato fatto finora da un gruppo di amministratori che si sono affacciati per la prima volta nel difficile panorama calcistico. In questo novembre "caldo", la società si augura che possa essere definitivamente risolta la problematica legata agli impianti sportivi. Ieri ad esempio, la squadra ha ripreso gli allenamenti a Villa Musone e durante la settimana in vista del prossimo impegno casalingo con la Santarcangiolese, sarà costretta a cambiare spesso destinazione girovagando in lungo e in largo per la provincia. Un accordo sembra esserci con la società del Candia (si tratta per utilizzarlo almeno un paio di volte a settimana), ma il sogno è sempre quello di poter avere in gestione il campo di via Schiavoni alla Baraccola. I bandi di gara per l'aggiudicazione dell'impianto finora sono andati deserti, chissà che non si trovi una volta per tutte una soluzione.
Paolo Papili