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IN 13.000 PER L ' INTER AL DEL CONERO

Stadio Del ConeroUna serata all’insegna del grande calcio, iniziata in mattinata con il bagno di folla dei tifosi dell’Inter presenti al “Carotti” di Jesi per l’allenamento di rifinitura, e proseguita in serata al “Del Conero” per la partita contro i greci dell’Aek. Il fatto che si sia giocato dopo ferragosto ed il tempo non proprio clemente, non ha influito sull’affluenza di pubblico, lo dicono i numeri: in oltre tredici mila hanno gremito l’impianto di Passo Varano, tornato per una partita di calcio a vestire l’abito più bello. Sintomo che Ancona, ma anche la provincia ha voglia di tornare a vivere eventi del genere che purtroppo mancano da troppo tempo.

 

L’accoglienza                        

 Le squadre sono arrivate in pullman allo stadio alle 19 e sono state accolte da circa un centinaio di tifosi, tra cui tanti ragazzi e bambini, in un clima di sano entusiasmo, tra cori e applausi. I calciatori si sono concessi per alcuni autografi e qualche selfie, ma soprattutto lui: Roberto Mancini che anche sui social network personali ha voluto ringraziare tutti i suoi fans: “Accoglienza da brividi - ha scritto -, grazie per l’affetto e la partecipazione”. Il legame del tecnico nerazzurro con il territorio ha origini ben radicate ed è stato proprio lui a suggerire Jesi, la sua città come quartier generale per preparare il test e l’impianto di Ancona per disputare l’amichevole. L'ultima, prima dell'inizio del campionato. Una scelta indovinata e premiata dal calore del capoluogo e di tutte le Marche.

Grande festa

L’atmosfera che si è respirata dentro e fuori lo stadio è stata quella della festa. Famiglie con bambini, blande misure di sicurezza, niente eccessi del tifo organizzato. Il carattere amichevole ha restituito all’evento quel volto che dovrebbe essere la norma di ogni partita. Da Milano la Nord interista ha deciso di non partecipare alla trasferta, mentre ad Atene un pensierino i supporter ce lo avevano fatto eccome. La Polizia italiana però, ha ritenuto opportuno vietare il viaggio. Itinerario che è stato invece agevole per il club giallonero grazie al volo charter che è ripartito dall’aeroporto di Falconara per la Grecia subito dopo l’incontro che ha visto l’Inter pareggiare tra fischi e sbadigli. Per i sostenitori neroazzuri  è un’annata particolare, con tanti volti nuovi e poche bandiere rispetto al passato, ma il blasone dell’organico in teoria è sufficiente a suscitare emozioni e tante aspettative dopo stagioni deludenti. La società ha investito molto e questo ha dato morale a tutto l’ambiente, stanco di guardare da lontano Juventus e Roma.  Sugli spalti le magliette che si scorgevano più frequentemente erano quelle della nuova coppia d’attacco Icardi-Jovetic. Non sono mancati i nostalgici che hanno sfoderato tenute un po’ datate, con qualche nome evocativo, come Milito e Snejder. I più aggiornati erano i bimbi, che hanno indossato le magliette dei nuovi arrivi. Ancona sportiva, in passato ferita da vicende extracalcistiche, desidera  rivivere per la squadra della città eventi di questo tipo. Ovviamente con le dovute proporzioni. La strada è ancora lunga, ma già il fatto che la nuova società gestita proprio dai tifosi, abbia scelto di regalare alla sua gente una serata del genere, significa che oltre ai concerti, il prato dello stadio può prestarsi anche a partite di livello. Se poi un giorno saranno i biancorossi a regalare emozioni, tanto meglio