Si avvicinano le date più importanti per mettere le basi della prossima stagione di Lega Pro. Una stagione molto particolare, che emana un'aria nuova.
Il presidente Mario Macalli, intervistato dai colleghi della Gazzetta di Mantova, l'ha presentata così: "Siamo soddisfatti, ora il calcio lo fa solo chi può farlo. Ripescaggi? Le domande saranno accolte fino al 28 luglio, il 1 agosto sapremo quali saranno i club ripescati, dopo il 4 agosto decideremo i gironi ed entro il 15 i calendari".
Macalli non si sbilancia sul criterio con cui verranno formati i gironi - del resto non dipende da lui ma dalle società -, mentre dà indicazioni riguardo alla spalmatura delle partite e ad altri dettagli: "Tutte le 1.100 partite di Lega Pro verranno trasmesse in streaming", conferma. "L'obiettivo è permettere a qualunque tifoso di vedersi la partita sul telefonino o sul computer pagando una modica cifra, diciamo 5 euro per fare un esempio. Vogliamo che la Lega Pro sia sempre più visibile. Il venerdì sera ci sarà un anticipo e un'altra gara verrà giocata al sabato. Poi il lunedì sera ci sarà un posticipo. La domenica, invece, quasi tutte le partite verranno disputate allo stesso orario, ma ce ne saranno tre in orari diversi. Diciamo alle 12, alle 16 e alle 18, ma non è ancora stabilito al 100%".
In un'intervista al quotidiano toscano La Nazione, invece, Macalli scende più nel dettaglio riguardo al ripescaggio dalla D (ad oggi ce ne sarà solo uno, gli altri due saranno per club retrocessi dall'ex Seconda Divisione): "Le regole sono chiare: per essere ripescati dalla D, al momento della domanda e non dopo, serve uno stadio con determinate caratteristiche, altrimenti niente. Se lunedì 28 i nostri tecnici ci dicono che l'impianto non ha i requisiti previsti, la società è fuori dal ripescaggio. Deroghe? Non se ne parla nemmeno". I colleghi toscani applicavano il tutto all'Arezzo, che non è arrivata in fondo ai playoff come Correggese e Akragas ma che ha un impianto a norma e potrebbe quindi puntare su quest'asso per il ripescaggio. Anche se le alte spese da sostenere in Lega Pro starebbero inducento la società amaranto a riflettere su questa ipotesi.