Dal Corriere Adriatico
Il campionato di Eccellenza è vicino ad un bivio determinante per la sua stagione. In occasione del Consiglio direttivo della Lega nazionale dilettanti, in programma per il 5 febbraio a Roma (data antecedente alle elezioni federali in cui per la carica di presidente l’unico candidato è il numero uno uscente Cosimo Sibilia), i vertici del calcio dilettantistico decideranno in merito alla ripartenza del massimo torneo regionale fermo di fatto dallo scorso 25 ottobre a causa dei vari Dpcm.
Le parole di Sibilia
L’ottimismo sul ritorno in campo, paventato da più parti nelle ultime ore, è stato confermato anche dallo stesso Sibilia: «La ripresa dell’Eccellenza sarebbe un fatto positivo. Per questo, da diversi giorni, tutti i Comitati Regionali sono stati chiamati dalla Lnd ad elaborare le proposte di svolgimento e conclusione del massimo campionato regionale. Sempre come Lnd ne realizzeremo una sintesi al prossimo Consiglio». Il passaggio dell’Eccellenza (che ad oggi sarà ferma ai box fino al 5 marzo per via del decreto) a categoria di rilevanza nazionale – e per questa si necessita di una pronuncia da parte di Figc e Coni - è "conditio sine qua non" per la ripartenza: «Se ci sarà il via libera da parte delle autorità competenti ci faremo trovare pronti. Bisogna però chiarire bene l’impegno economico, perché quando si parla di tamponi e test chi sarà in grado di sostenere questi costi? Le società sono allo stremo e la Lnd senza attività non ha risorse da mettere sul piatto. Il tutto mentre assistiamo a nuovi annunci di contributi alle società sportive dilettantistiche da parte del Governo: sarà davvero la volta buona?».
La spinta delle 600
Secondo una stima di Ansa, riportata dal portale del giornalista sportivo Alfredo Pedullà, sarebbero circa 600 le società dilettantistiche (naturalmente non di sola Eccellenza) che stanno chiedendo di poter riprendere a giocare per non vedere vanificati i tanti sforzi profusi per adempiere a tutte le indicazioni dei protocolli. Con queste premesse, e con la forte pressione della Lnd, la Figc ha già avviato un tavolo di trattativa con il Governo rappresentato dal Ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Questi i punti cardine che la Federcalcio sta spingendo e che sono emersi in una lettera già inviata allo stesso Spadafora: il fatto che le vincitrici di un campionato regionale come l’Eccellenza vengano promosse in un torneo interregionale come la D di carattere nazionale e l’individuazione di uno specifico protocollo sanitario (con relativi ristori da destinare ai club) che preveda l’utilizzo dei tamponi rapidi.
Il confronto nelle Marche
Mentre in Italia cresce il partito della ripresa, nelle Marche si inizia a lavorare per allestire la riunione tra la Figc regionale e le società d’Eccellenza. Al vaglio dei piani alti federali ci sarebbe la data di lunedì 15 febbraio (il 10/2 è già in calendario un Consiglio direttivo del Comitato) ritenuta, da molti, quella ideale per chiamare a raccolta i presidenti dell’élite marchigiana. All’ordine del giorno, come più volte ripetuto, la scelta del format per concludere sul campo la stagione in corso. Due sole le certezze, la durata del torneo (aprile-maggio-giugno in formula di sola andata) e la scelta dei playoff allargati a luglio (sei o otto squadre). Tre le questioni da chiarire: i turni da disputare (12 come da calendario più i recuperi ripartendo dalla 6°giornata o 17 in caso di azzeramento), la promozione diretta della prima classificata (senza farla convogliare negli spareggi) e il blocco delle retrocessioni (che sarebbe una soluzione percorribile viste le poche possibilità di tornare in campo per la Promozione). Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico