«Sarà un campionato di Eccellenza ricco di insidie ma noi abbiamo ben chiaro il ruolo che dovremo recitare. La ricetta è molto semplice, restiamo sempre consapevoli dei nostri mezzi ma non abbassiamo la guardia. In questo, le sconfitte dello scorso anno ci saranno d'aiuto». Il centrocampista dell'Anconitana Luca Magnanelli, uno dei pochissimi reduci dall'ultima stagione con Bartolini e Baciu, è già proiettato all'esordio in campionato. Alle 15.30 di domenica alle Fornaci (e non sabato alle 15.30 al Bianchelli di
Senigallia come previsto in questi giorni), a porte chiuse, i dorici di Marco Lelli saranno ospiti del Marina: «Mentalmente siamo molto carichi. In questa lunga preparazione abbiamo lavorato bene e con impegno. Da domenica siamo chiamati a mettere in atto tutto quello che abbiamo appreso, certi di avere dalla nostra un potenziale importante». Il 15 settembre del 2019, in Urbania-Anconitana prima giornata dell'Eccellenza '19-'20, i biancorossi dell'allora tecnico Davide Ciampelli si imposero 0-1 sfruttando proprio una rete dell'incontrista fanese. Che la storia possa ripetersi? «Magari, ci metterei la firma. In questo momento l'importante sono i tre punti, abbiamo tanti giocatori che possono aiutarci a risolvere la partita. A livello personale sono in una buona condizione».
Un imperativo da rispettare
Per certi versi, si può correttamente dire che l'Anconitana è avvantaggiata rispetto alle altre avversarie. E' l'unica squadra che ha il proprio destino scritto, senza possibilità di doverlo conoscere strada facendo. Deve vincere, senza sé e senza ma, e questo all'interno dello spogliatoio non è stato mai messo in discussione: «Andar via da queste categorie è l'imperativo in una piazza come Ancona, anche gli striscioni dei tifosi della settimana scorsa lo hanno ribadito in modo chiaro. Nessuno di noi è spaventato da questo compito, siamo orgogliosi di vestire una maglia così importante. Pensiamo a noi e noi soltanto, gli altri li incontreremo strada facendo». La chiusura è dedicata all'ultimo arrivato in casa Anconitana, quel Damiano Zanon che nell'amichevole di Osimo si è posizionato (disimpegnandosi molto bene) in posizione di playmaker, accanto proprio a Magnanelli e Palladini: «Ci siamo trovati bene – ha concluso l'ex Jesina– Zanon è un calciatore di grandissima esperienza, ha giocato in Serie A e tanti anni nei professionisti. Può essere schierato ovunque. Manca un centravanti nel mosaico? Forse, ma sono valutazioni che spettano alla società».
Il 2002 da tesserare
In attesa dell'attaccante promesso dal direttore sportivo Alvaro Arcipreti, l'Anconitana è tornata a lavorare al Dorico. Filippo Bartoli ('02) sta rientrando finalmente in gruppo e proverà a far di tutto per essere disponibile, almeno tra i convocati, per domenica pomeriggio. In prova, sempre per quel che riguarda il famoso under 2002 che la dirigenza sta cercando, c'è anche il centrocampista albanese Valerio Kepi ex Fermana e Triestina. Quest'ultimo era atteso già per l'inizio della preparazione poi, a causa di problemi burocratici, le vicende sono slittate in avanti.
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico