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CHIUSO IL BANDO GESTIONE DEL DORICO.

DalCORRIERE ADRIATICO La Giovane Ancona non sarà un’avversaria dell’Anconitana nella corsa alla gestione del Dorico. La società del presidente Diego Franzoni, dopo aver dichiarato più volte nei giorni scorsi la propria intenzione a partecipare al bando (anche attraverso le parole del patron Sergio Schiavoni), non ha depositato la manifestazione d’interesse entro il termine tassativo fissato alle 10 di ieri mattina: «La decisione è sofferta, ma condivisa con la famiglia Schiavoni e la nostra dirigenza – ha dichiarato Franzoni attraverso una nota diffusa alla stampa - Qualora avessimo vinto il bando, la clausola che prevede di dover assegnare il 50% della fruizione dell'impianto alla prima squadra della città (se l’Anconitana dovesse farne richiesta a fronte di un'eventuale non aggiudicazione, e comunque a pagamento, ndr) avrebbe ridotto in maniera eccessiva il tempo a disposizione per gli allenamenti dei nostri baby tesserati. Ci auguriamo in ogni caso che al Dorico, ristrutturato con denaro pubblico, avranno accesso e potranno giocare le future generazioni della nostra città». La Giovane Ancona manterrà comunque la gestione del centro sportivo dell’Aspio, prorogata fino a giugno 2021 per via del Covid.
Egidi spegne le polemiche
Le manifestazioni di interesse note restano quelle di Anconitana, ASD Pietralacroce e Unione Rugbistica Anconitana. Per presentare le offerte definitive (corredate sia della parte tecnica che di quella economica) ci sarà tempo fino alle 12 del 3 agosto, il giorno successivo sempre alle 12 verranno aperte le buste (alla presenza dei legali rappresentanti delle concorrenti) e, potenzialmente, già il 5 agosto potrebbe essere pubblicata la graduatoria. Intanto, il vicepresidente dell’Anconitana Robert Egidi è tornato sulle polemiche degli ultimi giorni legate alle affermazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle Daniela Diomedi (dalle quali ha preso le distanze anche Forza Italia) che ha descritto il bando come cucito ad hoc per la società del presidente Stefano Marconi: «Cerchiamo tutti di stemperare il clima. Ora la cosa da fare è solamente guardare avanti e aspettare la presentazione delle offerte. Mi aspettavo la partecipazione del Pietralacroce, l'Ura mi ha sorpreso».
Il comunicato dell’Ura
Nella giornata di ieri anche l’Unione Rugbistica Anconitana, attraverso i suoi canali ufficiali, ha esposto i motivi dell'interesse alla gestione del rinnovato impianto del Viale della Vittoria: «Tutti noi siamo tifosi dell’Anconitana, seguendola quando possibile dagli spalti, e ritenendo la gestione dell’impianto una componente molto faticosa, vorremmo sgravare la stessa società da questo grande onere così potersi dedicare pienamente al settore tecnico. Nella struttura si giocherà solo a calcio salvo indicazioni diverse del Comune di Ancona». Poi la chiusura, a firma del numero uno dell’Ura Ernesto Cimino: «Il Dorico sarà la casa dell’Anconitana, indipendentemente dalla gestione, se dovessimo vincere il bando le ore di utilizzo saranno demandate da questa società all’Ufficio sport che dividerà le stesse secondo le richieste». 
Peppe Gallozzi