
Ricordi del passato
I colori biancorossi entrarono nel cuore di Costantino all'inizio degli anni 2000, quando frequentava il Del Conero per ammirare le gesta del fratello maggiore Raffaele, la cui carriera fu presto compromessa presto da un grave infortunio al ginocchio. «Non avrei mai immaginato di tornare da protagonista in uno stadio che mi è rimasto nel cuore da spettatore. Negli ultimi giorni ho parlato con Raffaele che ha inciso nella mia decisione: mi ha parlato di una città fantastica che vive di calcio e mi ha subito convinto». All'Anconitana ritroverà come compagni il centrocampista Ivan Visciano, insieme al quale ha vinto la Coppa Italia di serie D nel 2010, e il difensore Paolino Mercurio, con cui ha giocato alla Vigor Lamezia in C2 l'anno successivo. «Sono uomini veri e giocatori che in Eccellenza sono un lusso. Entrambi mi hanno dato ottime referenze sulla serietà del club e sui progetti del presidente Marconi». Riguardo al tecnico Davide Ciampelli il guerriero campano non ha dubbi. «Farà un'ottima carriera perché ha idee e personalità. La sua Jesina esprimeva un ottimo calcio e nel girone di ritorno ha conseguito risultati notevoli. Ad Ancona ha la possibilità di affermarsi».
Le caratteristiche
Da mezzala Costantino riesce a esprimersi al meglio potendo calamitare palloni in fase di non possesso e inserirsi della manovra offensiva, come testimoniano i 20 gol segnati in carriera. «Posso adattarmi in tutti i ruoli, ma da interno rendo di più. Temperamento e carattere appartengono al mio dna». Nelle Marche vivrà una nuova esperienza insieme a Mansour, tra i migliori dell'Eccellenza campana. «Lo stimo molto - ha concluso Costantino - è devastante con le accelerazioni. Con lui la società ha sparato un bel colpo, ma l'arma in più sarà il gruppo».
Daniele Tittarelli
Corriere Adriatico