Sarà Matteo Bartoloni il nuovo direttore generale dell'Anconitana. La notizia non è ancora ufficiale, ma la strada è ormai tracciata. Il club biancorosso, dopo alcuni imprevisti che lo hanno portato a modificare in corsa alcune strategie, ha deciso di promuovere un collaboratore interno. Un uomo di fiducia che, dopo due anni di ottimo lavoro svolto nella società soprattutto con le giovanili, si è contraddistinto per competenze e capacità. A Bartoloni sarà proposto un contratto biennale per impostare un lavoro preciso e mirato. E' la figura che mancava al sodalizio, l'uomo che risponderà direttamente al presidente Stefano Marconi e sarà responsabile di tanti altri settori, che sono a lui subordinati. Il dg, infatti, avrà il compito di coordinare ed amministrare tutte le attività. Le capacità manageriali dovranno emergere specialmente da un punto di vista gestionale/organizzativo: partendo dalle manovre di mercato, alla gestione del marketing in tandem con Massimo Bugari. Impegni importanti, di rilievo, per espandere il più possibile il brand dell'Anconitana. Non dimenticando il vivaio, chiaramente: in questo ambito avranno un ruolo fondamentale Massimo Lombardi e Stefano Belardinelli.
La svolta
Ci sono dei risvolti dietro a questa nomina che vanno spiegati. I Marconi, attraverso un'intervista delle scorse settimane, avevano anticipato l'arrivo imminente di un direttore generale. Un profilo pronto ad intraprendere una nuova avventura e che doveva diventare il braccio destro della proprietà. Evidentemente ci sono stati degli imprevisti, un dietrofront repentino da parte di quello che doveva essere il nuovo dirigente. Un aspetto che ha cambiato le carte in tavola e che ha costretto l'Anconitana a rivedere il suo piano d'azione. Questo sarebbe il motivo reale del cambio di rotta, ecco perché prima è stato nominato mister Ciampelli e poi Bartoloni (che ha condiviso la scelta del trainer). Bartoloni però non è affatto una seconda scelta, o una nomina di cartone. Visti i buoni risultati del trentatreenne, anconetano doc, con un curriculum professionale valido, la presidenza ha deciso di premiarlo riconoscendogli professionalità e competenza.
Linea giovane
Aria nuova, fresca e limpida. Il nuovo staff tecnico è giovane, futuribile. Elementi affamati, desiderosi di emergere, di costruire stagioni esaltanti e vincenti. Ciampelli, 36 anni come quel Vincenzo Guerini che nel 1989 fu scelto da Longarini e Castellani (nessun paragone ovviamente, solo semplici analogie), ha già raccolto esperienze importanti ed è già al lavoro nonostante il periodo di ferie. In settimana il mister sarà presentato ufficialmente attraverso una conferenza stampa, ma - assieme al collaboratore Pazzi - è già operativo. I due saranno raggiunti presto anche da un preparatore atletico di fiducia. Mentre per il ruolo di allenatore dei portieri toccherà ancora a Ruspantini. Tornando a Ciampelli: con Bartoloni si è incontrato a Fabriano sabato pomeriggio per fare il punto della situazione. L'allenatore umbro scalpita, ha chiesto notizie sui ragazzi della Juniores e ha parlato naturalmente di mercato. Il modulo base sarà ancora il 4-3-3, da qui si partirà per raggiungere la D. Proprio seguendo le direttive del tecnico, a cui piacciono tanto gli argentini Micucci, Bruna e Giambuzzi, l'Anconitana ha già opzionato alcuni giocatori, tutti di categoria superiore. Le ufficialità non arriveranno prima del 30 giugno. Scaduti gli accordi con le rispettive società, il quadro sarà più chiaro. Infine non si aggregheranno più in prova nel ritiro estivo il terzino sinistro Mingolla ('02) del Taranto e Napolitano del Ferrandina.
Paolo Papili
Corriere Adriatico