La rinascita dell'Anconitana si è basata su una triade ad alta fedeltà. Amicizia, fiducia e stima incondizionate caratterizzano il rapporto tra Stefano Marconi e i suoi fidi scudieri Giuliano Santinelli e Damiano Morra, iniziato quindici anni fa in contesti diversi. Non appena ha intrapreso l'avventura dorica, garantendo la continuità del calcio al capoluogo dopo la mancata iscrizione in serie D del 2017, il numero uno della
Rays ha puntato su due dirigenti fidati con i quali condivise all'inizio degli anni 2000 promozioni e successi nelle precedenti esperienze alla Labor Santa Maria Nuova e alla Biagio Nazzaro Chiaravalle. Il ds chiaravallese ha affiancato da subito Marconi dirigendo le operazioni di mercato dalla Prima categoria ereditando il ruolo di Sebastiano Vecchiola, la cui parentesi è durata poco meno di un mese. L'ex bandiera del Catania ha invece vissuto una prima stagione da collaboratore della dirigenza assumendo in Promozione l'incarico di team manager dopo aver svestito i panni del mister, indossati con buoni risultati in passato.
I trionfi del passato
Proprio Morra fu l'allenatore che regalò a Marconi le prime soddisfazioni da presidente. La storia iniziò nel 2003 quando venne chiamato dall'imprenditore anconetano, allora patron della Labor, a pilotare la sua squadra in Promozione. L'impresa riuscì e tra i due nacque un feeling indissolubile che li portò a iniziare insieme l'esperienza di Chiaravalle, dove al primo tentativo riuscirono a condurre la Biagio in Eccellenza. L'esonero del tecnico portorecanatese, avvenuto nel 2005, non infranse l'ottimo rapporto tra i due che rimasero amici anche fuori dal campo. A distanza di anni, le conoscenze calcistiche di Morra hanno portato Marconi a ritagliare per lui un incarico inedito da team manager, ricoperto con competenza e professionalità tanto da aver rappresentato un riferimento preciso per Francesco Nocera e per lo spogliatoio, specie nei momenti delicati. A Chiaravalle nacque anche la grande considerazione del proprietario della Rays per Santinelli, artefice di operazioni azzeccate sul mercato che resero grande la Biagio con la promozione in Eccellenza e la conquista della Coppa Italia, oltre ai playoff per la serie D centrati in due occasioni. Nonostante pressioni e aspettative della piazza anconetana notevolmente superiori, Marconi non ha avuto dubbi a puntare sul suo braccio destro di sempre.
Il futuro
La triade continuerà il percorso all'Anconitana e si è già tuffata nella programmazione della prossima Eccellenza. Spetterà a Santinelli il compito di suggerire al presidente nomi di mister e giocatori adatti, mentre Morra dovrà di nuovo fungere da collante tra società e squadra. Professionalità e serietà di figure con le quali c'è un rapporto che va al di là del calcio: ecco le peculiarità sulle quali Marconi ha scommesso nei ruoli dirigenziali per far tornare grande il club biancorosso evitando di rivolgersi a personaggi esterni. La credibilità dell'Anconitana è al sicuro e i successi collezionati in due anni hanno dimostrato che il presidente ha inserito i collaboratori giusti per riemergere. Adesso inizia una nuova sfida: obiettivo serie D.
Daniele Tittarelli