Oltre al primato nel girone B di Prima Categoria, che appare già in cassaforte, l’Anconitana si prefigge tre obiettivi per il 2018: riqualificazione del Dorico, ricostruzione del vivaio e consolidamento delle basi societarie. Il percorso iniziato quattro mesi fa dal club biancorosso ha ottenuto risultati brillanti sul campo, come dimostrano i 14 successi su 15 partite e il +13 sulle inseguitrici, ma richiede altri passi avanti fuori dal rettangolo verde. Il primo riguarderà le strutture con il presidente Stefano Marconi deciso a trasformare il Dorico nella nuova casa dell’Anconitana attraverso un finanziamento pubblico-privato. I primi appuntamenti con il sindaco Valeria Mancinelli hanno delineato le strategie che verranno approfondite nelle prossime settimane in vista di un progetto da redigere entro maggio.
Il secondo discorso riguarda il settore giovanile, da cui una società che vuole riconquistare in tempi celeri il professionismo non può prescindere. Non si escludono accordi o collaborazioni con compagini limitrofe per iniziare a lavorare su una struttura già avviata evitando di ripartire da zero.
Il terzo ambito interessa la società, da arricchire con figure professionali e da rinforzare attraverso un maggior coinvolgimento del tessuto imprenditoriale. In una delle ultime partite casalinghe non è passata inosservata la presenza al fianco del patron di Domenico Sfrappa, ds dell’Ancona in grado di arrivare quarta in Lega Pro nel 2016, così come non rappresentano un mistero i contatti avviati con alcune aziende che potrebbero portare nuova linfa all’Anconitana, decisa a bruciare le tappe della risalita. Le idee andranno tramutate in risultati concreti per far sì che il 2018 sia a tutti gli effetti l’anno del rilancio.
dal Corriereadriatico.it