
Il secondo discorso riguarda il settore giovanile, da cui una società che vuole riconquistare in tempi celeri il professionismo non può prescindere. Non si escludono accordi o collaborazioni con compagini limitrofe per iniziare a lavorare su una struttura già avviata evitando di ripartire da zero.
Il terzo ambito interessa la società, da arricchire con figure professionali e da rinforzare attraverso un maggior coinvolgimento del tessuto imprenditoriale. In una delle ultime partite casalinghe non è passata inosservata la presenza al fianco del patron di Domenico Sfrappa, ds dell’Ancona in grado di arrivare quarta in Lega Pro nel 2016, così come non rappresentano un mistero i contatti avviati con alcune aziende che potrebbero portare nuova linfa all’Anconitana, decisa a bruciare le tappe della risalita. Le idee andranno tramutate in risultati concreti per far sì che il 2018 sia a tutti gli effetti l’anno del rilancio.
dal Corriereadriatico.it