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DAGLI STUDI DI RADIO TUA MISTER CORNACCHINI ANNUNCIA IN DIRETTA LA RESCISSIONE DEL CONTRATTO CON L' ANCONA

CORRIERE ADRIATICOGiovanni Cornacchini non è più l’allenatore dell’Ancona. Con un giorno di anticipo il tecnico fanese ha voluto chiarire definitivamente la sua posizione visto che ormai gli era impossibile convivere con dubbi e incertezze, anche solo per qualche ora in più. Così ieri pomeriggio l’ormai ex tecnico ha annunciato in conferenza stampa che si è svolta negli studi di Radio Tua,

la decisione di rescindere il contratto che lo legava all’Ancona fino al 2018. Dopo tre anni molto positivi le strade di Cornacchini e dei biancorossi si separano. L’allenatore lascia aperto solo uno spiraglio per un’eventuale permanenza sulla panchina del ‘Del Conero’, ma molto dipenderà dai programmi della società. Secondo “Joe Condor” in questo momento non ci sono i presupposti per andare avanti. <Ho fatto una scelta sofferta  - ha dichiarato -, ma mi sembrava giusto arrivare a una conclusione inutile traccheggiare ancora. In questo momento non ci sono presupposti per poter programmare qualsiasi cosa, quindi è giusto farsi da parte>. I dubbi sul futuro del club e il budget ridotto che avrebbe avuto a disposizione sono stati due argomenti decisivi per Cornacchini, che davanti i microfoni ha mostrato tutta la sua delusione. <Quando la scorsa estate ho firmato un contratto di tre anni pensavo che si potesse costruire qualcosa di valido e concreto. Invece non ci sono più prospettive con un portafoglio così minimo. Da questo punto di vista mi sento un po’ preso in giro>. Intanto è arrivata una risoluzione consensuale, ma se le cose dovessero cambiare il trainer sarebbe disposto a mettere in discussione la sua scelta. <Rinuncio a due anni di contratto, però resto a disposizione per chiarimenti con il club. Se avrò più garanzie sono disposto a parlare. Ma ora non vedo chiarezza e questo non mi dà la serenità che avrei voluto>. Per Cornacchini non ci sono problemi a livello tecnico. <Da quel punto di vista è andato tutto bene e la squadra ha raggiunto ottimi risultati. Se il budget di quest’anno è così basso però qualcosa non ha funzionato, ma solo a livello di amministrativo. Anche l’ex ds Sfrappa ha subito attacchi che non meritava. Ha fatto un ottimo lavoro, non è responsabile delle difficoltà che ci sono in questo momento>. L’addio di Cornacchini ha alimentato le voci che lo vorrebbero sulla panchina del Fano, deciso a presentare domanda per il ripescaggio in Lega Pro. Però l’allenatore ha smentito ogni contatto. <Tempo fa ho parlato solo con una squadra che poi ha fatto una scelta diversa. Io ho voglia di rimettermi in gioco, spero che si muova qualcosa. Devo valutare soluzioni diverse, non ho più l’età e la voglia per sbagliare situazioni, cercherò qualcosa di alternativo. Ribadisco che dò la mia disponibilità anche all’Ancona. Ci sono trattative in corso per la cessione della proprietà e se chi verrà deciderà di puntare su di me possiamo parlarne>. Durante la conferenza la maggior parte dei tifosi all’ascolto della radio si sono schierati dalla parte di Cornacchini. I messaggi di sostegno e auguri per l’ex tecnico si sono moltiplicati minuto dopo minuto. <Io sono veramente dispiaciuto – ha continuato l’ormai ex timoniere dorico -. Sono arrivato ad Ancona quasi da nemico, l’impatto non è stato facile. Ma con il tempo mi premeva lasciare qualcosa di importante a livello umano e professionale>. Il campionato di serie D vinto nel 2014 e le due ottime stagioni in Lega Pro hanno lasciato un buon ricordo nei tifosi biancorossi. Questa è una delle soddisfazioni più grandi per Cornacchini. <Sono orgoglioso di aver dato una grande gioia alla città. Il merito va anche ai miei collaboratori. In tre anni ho lavorato con professionisti veri e ho sempre allenato gruppi di ragazzi che dal punto di vista umano e professionale hanno dato tutto. Su una base di tre anni mi auguravo di poter crescere, con qualche innesto si poteva fare ancora meglio. Ma in queste condizioni ogni progetto è inattuabile>. Durante le analisi dell’allenatore è voluto intervenire telefonicamente anche l’ex presidente Sergio Schiavoni, dispiaciuto per la decisione presa dal condottiero di tante battaglie. Oltre a qualche battuta inevitabile, l’attenzione si è poi spostata su il nuovo consulente di mercato Umberto Calaiò. <Finora ci ho capito poco. Sono partiti con un professionista come Calaiò, ma poi mi vengono a dire che ci sono anche delle cordate interessate all’acquisto dell’Ancona di cui una sarebbe a buon punto. Preferisco lavorare in un posto dove queste problematiche non ci sono. Solo un matto come me può andare via da una piazza come questa, per altro vicino a casa mia che dista pochi chilometri, ma il rispetto verso la città viene prima di tutto. Voglio dare la possibilità a chi arriverà di scegliere liberamente un prospetto diverso, oppure di riconfermarmi. Se non avessi rescisso il contratto questo non sarebbe stato possibile>. Queste le ultime parole prima di salutare i tifosi. Poi via di corsa verso Fano, in attesa della telefonata giusta. Che arrivi proprio da lì nelle prossime ore?

Paolo Papili