Si fa sempre più concreta l’ipotesi che Giovanni Cornacchini lasci l’Ancona. A quanto pare nel pomeriggio di mercoledì ci sarebbe stato un confronto tra il tecnico fanese e la proprietà. Se il primo faccia a faccia, che risale a qualche settimana fa, era stato interlocutorio, quello dell’altro giorno suonerebbe quasi come un addio. All’allenatore, infatti, non piace l’idea di dover lavorare con un gruppo formato in prevalenza da giovani. Difficile pensare in grande con un budget di “soli” duecentomila euro.
Comprensibile non accettare per uno come Cornacchini che nei tre campionati disputati ha vinto al primo colpo riportando l’Ancona tra i professionisti e poi ottenuto un sesto e un quarto posto sfiorando addirittura i playoff nel torneo di Lega Pro. A quel punto gli amministratori del club avrebbero in tutte le maniere cercato di convincere il trainer senza l’effetto sperato. Non sarà di certo un contratto di altri due anni a tenere incatenato “Joe Condor” che forse avrebbe voluto avere notizie un pochino più precise con qualche giorno di anticipo. Prevedendo uno scenario del genere i dirigenti biancorossi si erano tutelati prima. Hanno battuto varie strade, ascoltato consigli e si sono decisi ad interloquire con un emissario di Carmine Esposito, “vice” della formazione “Allievi” di Gianluca Falsini nell’Empoli. La voglia di provare a mettersi in gioco da parte dell’ex attaccante di Empoli, Fiorentina e Sampdoria è molta. Disponibilità totale, anche perché sotto al “Guasco” troverebbe una valida spalla su cui contare che è quella di Marco Arno, un passato da giocatore prima, responsabile del settore giovanile dorico poi. Legati da una profonda amicizia, i due formerebbero una coppia perfetta nel caso davvero si decidesse di puntare su di loro. Inoltre, si stringerebbero dei rapporti privilegiati con l’Empoli da dove arriverebbero diversi giocatori. Ma prima di questo: immaginatevi la faccia di Cornacchini che, uscito rammaricato dal summit, appena rincasato è venuto a conoscenza della notizia. Un flash partorito da un sito specializzato e che ha scombussolato parecchio l’ambiente, soprattutto per la tempistica (l’Ancona non c’entra nulla in questo caso). Il direttore sportivo Con la mancanza di liquidità e con l’addio ormai scontato di Domenico Sfrappa, si profila una soluzione casalinga. Se le cose infatti dovessero rimanere le stesse ecco che per il ruolo di ds figurerebbe nei quadri ufficiali Loris Servadio. Uomo di vecchia scuola, manager navigato che ha già rivestito questo compito con ottimi risultati. Ha sempre ribadito però di volersi dedicare esclusivamente al settore giovanile, ma se supportato da una figura più giovane e determinata e soprattutto conoscendo le difficoltà del momento, forse riuscirà a convincersi. Per questo il presidente David Miani ha pensato di affiancargli Daniele Gianfelici, finora team manager della squadra. Per questo nelle ultime ore è circolato il nome di Libero Brignoccoli, ex arbitro anconetano che andrebbe a sostituire proprio Gianfelici. Uomo saggio e protettivo, l’ideale per uno spogliatoio giovane. Per ora è solo un ipotesi. Tornando a Servadio, visti i buoni uffici con il Bologna l’Ancona potrebbe diventare il partner ideale dove poter far crescere i prodotti del vivaio. Parliamo di elementi del ’98, cioè quelli a costo zero. La cessione Il quadro appena descritto corrisponde all’attualità. Ci sono in corso delle trattative con degli sponsor che potrebbero spostare tutti gli equilibri, ma non è da scartare affatto la cessione della società. Tre gruppi sono molto interessati a rilevare il pacchetto azionario. I rappresentanti principali che si sono fatti avanti vorrebbero però troncare ogni tipo di rapporto con Sosteniamolancona, pronti ad intervenire con i loro uomini. Cosa succederà adesso con la tifoseria che ha perso la pazienza?