Le rassicurazioni arrivano da più fronti, ma la situazione dell’Ancona continua a rimanere bloccata. Martedì scorso dopo aver flirtato con due possibili partner con tante belle promesse e strette di mano, la giornata di ieri non ha regalato grosse novità. Sono ore di attesa, si attendono risposte da più parti e la situazione potrebbe anche regalare qualcosa di importante da un momento all’altro. La società lavora in silenzio, speranzosa che i contatti gestiti in tandem
con lo sponsor Sergio Schiavoni possano portare nelle casse del club la somma necessaria per provare almeno ad affrontare la stagione futura con lo stesso budget dello scorso anno. Altrimenti tutto sarà ridimensionato. Molto quindi dipenderà dalle intenzioni che avrà l’azienda del territorio già presente nel mondo del calcio (il nome è top secret) e desiderosa di investire nel capoluogo, e dalla multinazionale con cui collabora proprio l’Imesa. Ci sarebbero però altri sei contatti da considerare, determinanti per cercare di ottenere la cifra di quattrocentomila euro, da aggiungere a quello già esistente. Cioè quello di Andrea Marinelli, Sergio Schiavoni e Federico Petrolini. Il primo ha deciso di uscire di scena lo scorso anno dalla parte gestionale, ma continua a garantire una cifra importante. Gli altri due, autentiche potenze nei rispettivi settori commerciali, non se la sentono di investire ulteriori denari. Chiederselo è d’obbligo: perché dovrebbero essere i “forestieri” a dare soldi all’Ancona se quelli del posto frenano?
La mossa
Non è da escludere che alla fine i dirigenti biancorossi decidano proprio di rivolgersi altrove. Magari cedendo il club o almeno una parte di quote azionarie. A nostro avviso il tempo è scaduto, non c’è più tempo da perdere e questo lo sa bene anche il presidente David Miani. A malincuore, quindi, il dialogo con alcuni emissari che hanno già chiesto delle informazioni potrebbe infittirsi prima del fine settimana. Nonostante le criticità consideriamo strategica la mossa della società: iscrivere la squadra con largo anticipo è stata una buona idea (tutto verrà perfezionato nei prossimi giorni, ma è solo una formalità). Un biglietto da visita importante per possibili acquirenti che continueranno comunque a bussare.
Maglia a Brandoni
Anche il nome del sindaco di Falconara Goffredo Brandoni finirà sulla maglia commemorativa dell'Ancona. Il primo cittadino ha aderito all'iniziativa di partecipazione popolare lanciata dai vertici della società calcistica dorica che prevede la realizzazione di una casacca con tutti i nomi dei tifosi sottoscrittori. Scritte bianche su sfondo rosso, la maglia sarà indossata dai giocatori durante le amichevoli di agosto e anche in un match di cartello del campionato di Lega Pro 2016/2017. Lo stesso ha fatto l'assessore allo sport Clemente Rossi che ha deciso di aderire. "Nessun'altra squadra mi sa emozionare come l'Ancona", ha detto al termine dell'incontro. Nella maglia compariranno anche i nomi dell’avvocato Gianrico Prencipe, del consigliere comunale di Ancona Italo D’Angelo e di Paolo Lovascio, marito della presidente rotariana Francesca Porcedda.
Paolo Papili