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SUMMIT ALL'ANCONA, CONTESTATO AL D.S. SFRAPPA l'aver garantito troppi “vitti e alloggi” ai giocatori.

CORRIERE ADRIATICOIl direttore sportivo Domenico Sfrappa potrebbe lasciare l'Ancona a causa di alcune diversità di vedute sulla squadra della prossima stagione. E' previsto un incontro chiarificatore con il presidente David Miani, ma le speranze che l'uomo mercato biancorosso possa restare in sella anche il prossimo anno sono ridotte al lumicino, ma non sono escluse anche sorprese in senso contrario vista l'estrema fluidità dell'intera situazione biancorossa. Eppure le sensazioni fino a nemmeno una settimana fa sembravano positive, ma il clima d'incertezza che regna attorno al futuro e alcuni....

atteggiamenti dello stesso Miani avrebbero convinto il Ds a valutare l'addio. Se le cose effettivamente andranno verso questa direzione il direttore sportivo manterrà fede agli impegni come da contratto (in scadenza il 30 giugno), ma dal primo luglio sarà libero di valutare altre proposte. A questo punto il ritorno da protagonista di Sandro Marcaccio sarebbe ancora più scontato. Solo che oltre ad occuparsi della parte manageriale seguirà anche le vicende di campo.
La rottura
Lunedì in gran segreto Miani ha convocato l'allenatore Giovanni Cornacchini ed il vice Renzo Tasso per parlare di futuro, ma senza la presenza di Sfrappa a cui si contesta di aver garantito troppi "vitti e alloggi" ai giocatori. Un segnale chiaro di facile interpretazione. Un duro colpo per il Ds a cui nel frattempo è stato chiesto di lavorare sulle cessioni (Casiraghi in particolare). Da quello che ci risulta i due tecnici hanno ascoltato le idee del presidente senza prendere una decisione. Ma il piano esposto è semplice: squadra ridimensionata infarcita di giovani. Con questi presupposti riteniamo difficile che Cornacchini possa accettare di proseguire la sua avventura in biancorosso nonostante il contratto biennale. Probabilmente si esporrà più avanti in attesa di conoscere gli eventi e di avere qualche garanzia in più dopo la superlativa stagione. Di solito però certi summit si fanno sotto la regia di un direttore sportivo, uno che poi dovrà mettere in pratica sul campo le idee della proprietà con le richieste dell'allenatore. I confronti individuali all'interno di una società ci stanno, però questo rendez-vous è suonato più come un addio annunciato che come un campanello d'allarme per Sfrappa che in giornata appunto farà le sue considerazioni e che successivamente potrebbe indire anche una conferenza stampa per spiegare il suo pensiero.
Linea verde
E' una strategia più che condivisibile per non dire azzeccata. Giusto fare i conti con la realtà: se non ci sono introiti necessari e garantiti, è inutile illudere la tifoseria. Ancona sportiva ha già vissuto questo genere di situazioni e fa bene Miani ad utilizzare un profilo basso. Non troppo però. Piuttosto viene da chiedersi dove andare a prenderli questi futuri campioncini. Le squadre del settore giovanile hanno tutte disputato un ottimo torneo, ma quanti giocatori sono pronti per fare il grande salto? Il centrocampista Francesco Salciccia, per esempio, ha ricevuto diverse convocazioni dalla rappresentativa Under 19 di Lega Pro, ma non è stato mai utilizzato da Cornacchini in campionato. Davide Montagnoli invece, ha giocato appena qualche minuto in campionato. Evidentemente non sono stati ritenuti ancora pronti dallo staff. Eppure sono due anni di seguito che ruotano attorno alla prima squadra. Serve pazienza e tanto lavoro e soprattutto un unico coordinamento. Dall'esterno sembra sempre che l'Ancona sia divisa su due binari, quando la rotaia dovrebbe essere unica. Specialmente se si fanno proclami paragonabili ad una realtà di quartiere e non degna di una piazza che aspetta solo di riappassionarsi un po'.
Sponsor
Le cose potrebbero cambiare solo se gli sponsor uscissero allo scoperto e decidessero di avvicinarsi all'Ancona. Ma ad oggi notizie certe non ce ne sono. Ci sta provando Sergio Schiavoni che comunque ha promesso un intervento economico più robusto. La sensazione che qualcosa possa venire fuori da un momento all'altro c'è, in particolare dalla Lombardia dopo il vertice che si è tenuto domenica scorsa a Forlì con alcuni emissari di un gruppo vicino ad un club di Serie A.
Paolo Papili