Ascolta Radio Tua Live

PAOLI "..prima il bene dell’Ancona e poi vengono i giocatori.. qui mi trovo bene e spero che questo cammino si possa continuare".

Lorenzo PaoliPaoli, quali ricordi e sensazioni ti lascia questa stagione conclusa al quarto posto?
Senza ombra di dubbio quello appena trascorso è stato un campionato bellissimo. Siamo riusciti a creare, grazie anche a staff tecnico e società, un gruppo che ha fatto una vera e propria impresa, andando oltre le aspettative di tutti quanti.
Abbiamo conquistato il quarto posto con tanta voglia di fare e di vincere e, soprattutto, con la giusta umiltà che abbiamo dimostrato in campo abbiamo dimostrato i nostri sani principi.

Un solo rammarico: non aver agguantato i playoff...avrebbero rappresentato il lieto fine di una splendida favola sportiva.
Si potevano centrare i playoff o la squadra ha fatto davvero il massimo?
Io credo che la squadra abbia sempre fatto il massimo e chi ci segue è consapevole di questo fatto. A un certo punto della stagione pensavamo di farcela, ma poi hanno influito gli episodi sfavorevoli e non siamo riusciti nell'ardua impresa.
Mettiamola così: alla fine ci è mancato quel quid in più, tipico delle grandi squadre, per centrare l'obiettivo e fare i playoff.
A luglio scorso siete partiti con una rosa ringiovanita e le incognite non mancavano: immaginavi che sareste arrivati così in alto?
Tutti sanno come eravamo partiti a Luglio: avevamo una squadra composta da giovani e non ancora completa al ritiro. Credo che poi, dopo la partita estiva a Livorno, ci è scattato qualcosa dentro e abbiamo preso consapevolezza delle nostre potenzialità e del gruppo valido che eravamo.
Sei il vice capitano e uno dei pochi reduci del percorso intrapreso tre stagioni fa in Serie D insieme a mister Cornacchini: quanto siete cresciuti tu e l'Ancona in questo lasso di tempo?
Io credo di essere cresciuto moltissimo in maglia biancorossa: siamo partiti con un campionato di serie D e, sfida dopo sfida, l'Ancona ha dimostrato di poter centrare tutti gli obiettivi che gli si presentavano davanti. Personalmente il mio è stato un cammino positivo.
Arrivare da Pesaro, dov'ero protagonista assoluto, e riguadagnarmi la stima in una piazza come Ancona è un ottimo traguardo per me. Inoltre, nonostante l'infortunio grave al crociato, sono andato avanti e ho superato le difficoltà imparando dalle tante esperienze che mi hanno fatto crescere.
Con gli anni e l'esperienza sei diventato titolare inamovibile dell'Ancona: sei soddisfatto della tua evoluzione come calciatore e come uomo?
Assolutamente sì, quotidianamente lavoro per migliorarmi e non mi fermo mai. Credo che con il passare degli anni ho dimostrato il mio valore qui ad Ancona, ma ritengo che a livello personale ci sia ancora molto da fare e da imparare.
Che rapporto si è instaurato con Cornacchini in questi tre anni?
Con il mister c'è fiducia reciproca: il nostro è un rapporto duraturo che va al di là del rettangolo verde. Quando ci sono rapporti di sintonia con l'allenatore e con lo staff tecnico tutto diventa più facile e il lavoro è più piacevole.
Ti senti un punto di riferimento per i compagni più giovani e per la società?
Non mi reputo una persona che si addossa etichette di qualsiasi genere: io spero di essere stato un punto di riferimento quest'anno per i più giovani e di aver dato una mano agli addetti ai lavori e allo staff. Fa piacere rendersi utili!
Abituato alla gestione tradizionale di Marinelli, come ti sei trovato con la nuova società gestita dall'associazione dei tifosi?
A livello personale non posso dire nulla, l'associazione di tifosi Sosteniamolancona ha lavorato con entusiasmo e voglia di fare. Per noi giocatori è stata un'esperienza positiva, non ci è mai mancato nulla e abbiamo davvero fatto il nostro dovere in campo senza dover pensare a nient'altro.
Pensi che quest'anno si sia preparato il terreno per un sereno futuro ambizioso?
Spero che si siano poste le basi per creare qualcosa di buono. Il gruppo su cui lavorare c'è, ma non sta a me giudicare e decidere queste cose.
C'è qualcosa da migliorare secondo te?
Speriamo solo che si possa gestire l'Ancona del 2016/2017 in maniera sempre più efficiente e positiva e che si possa sognare in grande e ambire a fare un campionato di vertice.
Tu sei in scadenza di contratto: quante possibilità ci sono di proseguire il connubio con l'Ancona?
Non parlo delle possibilità perché non ne ho idea... per ora si stanno definendo alcune linee guida, ma penso che prima debba esserci il bene dell'Ancona e poi successivamente i giocatori. Io qui ad Ancona mi trovo bene, sono felice e spero che questo cammino in maglia dorica si possa continuare.
Sabato sarai presente alla Festa Dorica?
Purtroppo ho un impegno improrogabile sabato 28 e non potrò essere presente alla festa al Dorico, ma ci sarò al cento per cento con il cuore e con la mente.

Ufficio stampa Ancona1905