Luca, a fine campionato hai collezionato diversi premi, segno che le tue prestazioni hanno lasciato un segno nel cuore dei tifosi: soddisfatto di questi attestati di stima e affetto?
Sì, ricevere questi riconoscimenti così importanti per la città di Ancona non può che farmi piacere. Sono contento di quello che ho lasciato in questi due anni al club dorico e ringrazio i tifosi per tutto quello che mi hanno dato. Tutti questi premi li dedico a loro.
E' da poco terminata la tua seconda stagione con l'Ancona: analogie e differenze con quella precedente?
La stagione scorsa era un po' differente rispetto a quella passata: due anni fa c'erano più giocatori esperti con una carriera importante alle spalle, quest'anno invece il gruppo era composto da tutti ragazzi giovani e affamati; in entrambi i casi sono state esperienze importanti. Ci siamo buttati in questo campionato con l'idea di salvarci ma con impegno, fame e dedizione abbiamo conquistato il quarto posto e abbiamo superato ogni più rosea aspettativa.
Oltre che da esterno, ti sei rivelato efficace anche in marcatura: pensi di aver completato la maturazione tecnica e umana?
Direi che sono maturato molto nell'arco di questi anni. Avere un bagaglio di conoscenze è sempre utile e giocare in qualsiasi ruolo in campo è importante per far bene durante il campionato. Direi che imparare più posizioni a livello tattico e confrontarsi con un ambiente importante è fondamentale... mi sento molto cambiato rispetto all'inizio di questo mio percorso.
Il campionato ha espresso verdetti giusti a tuo parere?
Credo di sì, secondo me Spal e Pisa sono due squadre che hanno qualcosa in più, mentre la Maceratese ha fatto un gran campionato, anche se, a mio avviso, noi non avevamo nulla da invidiare alla squadra di mister Bucchi.
Che voto daresti al cammino dell'Ancona?
Darei un bel voto... un otto e mezzo!
Si potevano raggiungere i playoff o è stato fatto davvero il massimo?
Io credo che vincendo contro Pontedera e Tuttocuoio si potevano tranquillamente fare i playoff. La Maceratese è sul nostro stesso livello e noi, con la nostra voglia di farcela, siamo riusciti a stagli addosso fino alla fine.
Qual è la partita che ricorderai con maggior piacere?
Quest'anno direi quella all'andata contro il Teramo: in quell'occasione abbiamo preso coscienza delle nostre potenzialità e abbiamo capito di poter fare un bel campionato.
E quale match ti ha lasciato tanto amaro in bocca?
Penso alla sfida contro la Maceratese, all'andata in particolare... lì un po' di amaro in bocca è rimasto.
Il gruppo è cambiato molto rispetto all'anno scorso: come ti sei trovato in questo nuovo contesto?
Benissimo! Anche lo scorso anno mi ero trovato molto bene con i ragazzi grandi, quest'anno invece, anche fuori dal campo, ci si vedeva, si condividevano le esperienze, ed eravamo un gruppo di amici compatti a tutti gli effetti. Difficile trovare un gruppo così.
Non hai mai nascosto la tua riconoscenza a Cornacchini e al suo staff: quali sono gli insegnamenti più significativi che ti hanno regalato?
A livello personale e umano voglio ringraziare il mister e lo staff tecnico che mi ha buttato nel mondo del professionismo, mi ha dato una possibilità immensa due anni fa e sono sicuro che poche persone danno questo tipo di chance ad un giovanissimo uscito dalle giovanili.
Pensi che quest'anno si siano create le basi per inseguire il grande salto in futuro?
Quest'anno è stato davvero positivo e se l'anno prossimo ci sarà la solidità di quest'anno si potrà pensare di inseguire il sogno serie B. Ovvio che servirà qualche giocatore in più, ma siamo sulla strada giusta a mio avviso. Motivazioni e giocatori giusti porteranno lontano l'Ancona.
Adesso torni al Torino per fine prestito: sarà un addio definitivo all'Ancona?
Non saprei, ancora non so nulla del futuro, ma spero di avere qualche notizia in più tra un mese, spero che ci saranno le basi per continuare ad Ancona ma qui in prestito non posso più stare. Ad ogni modo neppure lo scorso anno mi aspettavo di tornare e invece eccomi... nel calcio non si sa mai.
Hai deciso dove andrai in vacanza?
Ancora non so, io e la mia ragazza partiremo quando lei finirà gli esami universitari. Andrò a casa mia a Savona e starò con la mia famiglia per ora.
Ufficio stampa Ancona 1905