Il prossimo 5 dicembre è il giorno fissato dal Corecom Marche per la prima udienza di discussione delle istanze di "Definizione delle controversie tra utenti e gestori di telefonia". "L'attività entra dunque a pieno regime – spiega il presidente del Comitato, Pietro Colonnella – dopo l'acquisizione della delega da parte dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, avvenuta lo scorso 26 giugno a Roma con la firma dell'apposita convenzione e l'avvio dell'attività a partire dal 1° luglio".
Da allora, sono arrivate agli uffici del Corecom Marche 74 richieste di definizione. L'istruttoria è stata avviata per metà delle istanze e sono già state calendarizzate due udienze: la prima, appunto, il 5 dicembre, e la seconda il 16 gennaio. Per ogni udienza saranno discusse dieci istanze.
"L'acquisizione di questa delega – afferma il presidente Colonnella – insieme con le altre due: la gestione del Registro degli operatori di comunicazione e il monitoraggio delle trasmissioni delle emittenti televisive locali, è un risultato importantissimo e fortemente voluto da questo Comitato e rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di avvicinamento al territorio, che è obiettivo fondamentale del Corecom nel suo programma di attività per il 2014".
Quando si parla di "definizione" ci si riferisce alla seconda fase del procedimento di risoluzione delle controversie tra utenti e gestori di telefonia e di telecomunicazioni. "Una delega quest'ultima – continua il presidente Colonnella – in cui risiede una parte molto consistente del lavoro del Corecom. L'attività di conciliazione ha infatti conosciuto negli anni un progressivo e rapido trend di crescita, tenuto conto anche della completa gratuità del servizio e la soddisfazione dimostrata dagli utenti".
Dal 1° gennaio al 19 novembre 2013 sono stati portati a compimento 1542 procedimenti conciliativi che hanno recato un beneficio economico nei confronti delle famiglie e delle aziende marchigiane di € 625.067,71 e si stima che entro la fine del 2013 le istanze di conciliazione si attestino intorno alle 2000. "Nel 2014 – dice il presidente del Corecom – proseguirà il nostro impegno con l'obiettivo di ridurre i tempi di conclusione, anche attraverso la digitalizzazione delle procedure".
Per quanto riguarda queste ultime, le cui prime decisioni avverranno entro la fine di gennaio, il procedimento può essere attivato da una delle due parti che ha tentato una soluzione conciliativa ma che ha avuto esito negativo. Si tratta di una procedura alternativa al ricorso giurisdizionale. Anche in questo caso il servizio è completamente gratuito. Non è obbligatoria la presenza di un avvocato ma la parte interessata può farsi assistere da un soggetto terzo quali un'associazione di consumatori o un tecnico di fiducia. Le parti hanno tempo fino alla data dell'udienza di discussione per trovare un accordo in mancanza del quale si va alla definizione. La definizione è un provvedimento decisorio che ha valore vincolante tra le parti al pari di una sentenza e con il quale il Corecom, se riscontrata la fondatezza dell'istanza, può condannare l'operatore ad effettuare rimborsi di somme risultate non dovute o al pa gamento di indennizzi. Resta salva la possibilità per le parti di far valere in sede giurisdizionale il maggior danno.
Per informazioni consultare il sito http://www.corecom.marche.it/