Prosegue regolarmente, anche in questo periodo di festività, l'attività di contrasto ai traffici illeciti dei Finanzieri che operano presso il Porto dorico. La scorsa settimana, la Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sequestrato presso il locale scalo portuale un ingente quantitativo di rifiuti di plastica e policarbonato, pari ad un peso complessivo di 18.150 chilogrammi.
I ritagli e gli avanzi di materie plastiche, stipati in un autoarticolato, risultavano provenienti da una società greca e diretti a due imprese del nord-Italia, specializzate nel settore.
Le spedizioni transfrontaliere di tale materiale sono regolate dalla Comunità Europea che fissa alcuni obblighi per i relativi mittenti e destinatari.
Nel caso in questione, i predetti obblighi sono stati elusi in quanto la merce oggetto dell'importazione è stata indebitamente classificata quale "materia prima secondaria", anziché come "rifiuto", come attestato da una relazione tecnica del Consorzio Nazionale dei rifiuti e come emerso da ulteriori esami eseguiti sul carico.
Al termine dell'attività, i rappresentanti legali della società mittente e delle due imprese destinatarie del carico sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria con l'accusa di traffico illecito di rifiuti, secondo quanto previsto dall'art. 259 del D.Lgs. 152/2006.
L'operazione conferma il porto dorico come strategico crocevia di flussi commerciali di vario genere e l'efficacia del dispositivo di vigilanza approntato dalla Guardia di Finanza quale forza di polizia economica e finanziaria