"L'Ancona è una società sana e pulita". Esce allo scoperto l'amministratore delegato David Miani che ha voluto mettere in chiaro, attraverso una conferenza stampa, le tante voci che si sono rimpallate negli ultimi giorni sullo stato di salute del club. "Se non ci fosse stata l'associazione dei tifosi a raccogliere la gestione dell'intera struttura, sarebbero stati dolori visto che nessun imprenditore si è fatto avanti in maniera concreta - ha detto -. O meglio, qualcuno l'ha fatto ma i contatti non si sono rivelati attendibili. Finora avremmo anche commesso degli errori, ma sono stati fatti in buona fede.
E' un nostro preciso compito proteggere il club mantenendolo in vita in una categoria dignitosa. Solo in questo modo, forse, avremo la possibilità di attirare verso la nostra struttura imprenditori seri e disposti ad investire. Ribadisco a chiare note che non esistono problemi economici di nessun tipo, questo grazie ad Andrea Marinelli che tutta la città dovrebbe ringraziare continuamente per tutto quello che ha fatto e sta facendo. Il futuro? Ci sono 15 sponsor che ci supportano in questa avventura. Il cuore economico della città però è il porto, da li potrebbero arrivare le risorse giuste per crescere".
Istituzioni vicine
Nel prosieguo della conferenza, David Miani svela i risultati che si sono ottenuti a livello societario. "Ci sono stati vicini: prefettura, questura e curva nord. In questi mesi di duro lavoro, siamo riusciti a rimettere in sesto lo stadio Del Conero. Il manto erboso è sicuramente più efficiente di come lo ricordavamo e le luci dei riflettori sono state ripristinate a nostro carico. Inoltre dal primo impegno casalingo di domani sera con l'Aquila torneranno ad essere funzionanti le biglietterie che per vecchie diatribe lo scorso anno erano chiuse. Una questione sempre stata motivo di malumore. Approfitto per scusarmi se ci saranno ancora dei disagi nei servizi igienici di tribuna e curva nord. Risolveremo anche questo. Le stiamo provando tutte per riavvicinare i tifosi anche grazie a delle iniziative, forse antiquate ma sempre efficaci. Penso ad esempio - continua Miani -, al box di piazza Pertini. Un punto che mancava e che ha attirato molti sportivi. Da ottobre incontreremo i tifosi in pubblico per ricevere suggerimenti sulle cose da fare e con la ripresa a pieno regime del nostro sito ufficiale, i rapporti comunicativi cambieranno".
La squadra e gli sponsor
"Abbiamo un gruppo giovane e di grande prospettiva, le voci destabilizzanti sulla nostra società hanno rischiato di farci scappare qualche ragazzo che invece nel giro di poco tempo potrebbe permetterci di avere qualche bella sorpresa. L'investimento più importante è stato senz'altro confermare mister Cornacchini che è il nostro valore aggiunto. L'attaccante? Mi sono preso la responsabilità di limitare la campagna acquisti perché la società non deve essere esposta a rischi: non c'è solo la prima squadra, ma anche tutto il settore giovanile su cui noi puntiamo parecchio. Petrolini? A prescindere da quello che vuole fare, andremo avanti in ogni caso. L'intera attività toglie il 25% delle risorse disponibili, tenendo conto anche dei costi dell'impiantistica.
La Lega
"L'Ancona è una delle poche squadre che non ha avuto problemi con la giustizia - chiude Miani -. Il Coni che recentemente si è pronunciato sui i ricorsi del Teramo e del Forlì, ha dichiarato di non voler entrare nel merito della sentenza che ha escluso le formazioni ricorrenti ai vari tornei. Ha dato l'ok a scendere in campo, con un punto di domanda grosso come una casa sul futuro. E' concorrenza sleale perché si rischia di falsare tutta la stagione, oltre che un danno per chi non c'entra nulla sia sui contributi che sulla gestione".
Paolo Papili