Una vera rivoluzione. Tra problemi di natura giudiziaria (calcio scommesse) e di budget, L'Aquila di prima fascia delle ultime stagioni è sparita d'improvviso. La squadra dello scorso campionato, in testa fino a febbraio e capace di rifilare tre gol all'Ascoli, è stata completamente smantellata in estate. I reduci sono solamente il portiere Giovanni Zandrini, Giordano Maccarrone in difesa, Alberto De Francesco e Manuel Mancini in mediana, Salvatore Sandomenico,
Tommaso Ceccarelli, Vittorio Triarico e Raffaele Perna in attacco. Rappresentano la vera ossatura della nuova L'Aquila di Perrone, piena di giovani scommesse dove in panchina non ci sono ricambi all'altezza dei titolari. I nuovi arrivati Sanni (95) e Anderson (ex Pro Patria) hanno bisogno di prendere confidenza con la categoria. Il primo viene dalla Primavera del Pescara, Anderson a parte la Pro Patria ha giocato per anni nella sua terra natale, l'Inghilterra. I nuovi terzini d'esperienza Piva e Bigoni invece, sembrano le brutte copie al momento di quelli ammirati a Chieti e Salerno. In mediana, occhi puntati su un giovane interessante di proprietà del Pescara, Nicholas Bensaja (a Civitanova lo scorso anno), che ha già in mano le chiavi del centrocampo a tre. In attacco, a parte i tenori citati, c'è Andrea Mancini, un classe '95 di proprietà del Pescara di sicuro avvenire. Il mercato dei rossoblù si è basato essenzialmente su due fasi. Trattenere i due big della squadra Ceccarelli e l'ex Ancona De Sousa, chiedendo loro un sacrificio economico e poi rimpolpare la rosa delle partenze eccellenti dei vari Pacilli, Perpetuini, Del Pinto, tramite l'asse L'Aquila-Pescara con i biancazzurri che hanno prestato agli aquilani ben sei giocatori, tutti under 21 (Milicevic, Iannascoli, Savelloni, Sanni, Andrea Mancini e Nicholas Bensaja). A questi si sono aggiunti i due veterani in difesa Piva e Bigoni oltre alla scommessa Stivaletta in mediana, proveniente dalla serie D e alla prima esperienza in Lega Pro. Per sabato torna Piva dalla squalifica, per il resto si va verso la conferma del 4-3-3.
Paolo Papili