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di PAOLO PAPILI
Cornacchini se lo lustra con gli occhi, Marcaccio lo guarda con orgoglio, lui sa che ha tutte le attenzioni addosso, ma la cosa non gli mette paura neanche un po'. Anzi, lo entusiasma, perché le grandi sfide gli sono sempre piaciute e quella di Giacomo Tulli, oggi, è prendere per mano l'Ancona e aiutarla a raggiungere l'obiettivo imposto dalla società: la salvezza.
Tulli, la cercavano diverse squadre di Lega Pro. Cosa l'ha convinta a scegliere l'Ancona?
"Nessuna squadra si è fatta avanti concretamente, a parte quella biancorossa. Mi è piaciuto fin da subito il progetto e quando mi ha chiamato il direttore sportivo, non ho avuto dubbi. Dico la verità, dopo aver girato l'Italia a lungo volevo riavvicinarmi a casa (a Monte san Giusto, ndr). Non era un aspetto principale, ma l'ho accolto volentieri. Sono felice di essere qui".
Cosa rappresenta per lei questa tappa?
"Un trampolino di lancio. Una piazza importante come questa lo è sempre, a prescindere dal curriculum che uno si porta dietro. Desidero rimettermi in gioco e sono convinto di potermi esprimere ai massimi livelli per aiutare me stesso e tutta la dirigenza".
Che da quando ha accettato di vestire la maglia dorica, non ha mai smesso di sottolineare quanto sia stato importante il suo acquisto...
"Sono orgoglioso di questo, ora sta a me rispondere con i fatti in campo. Soltanto con il lavoro posso rispondere ai complimenti".
Che cosa la lega così tanto a Marcaccio?
"Mi conosce da quando ero bambino. E' stato lui a volermi alla Fermana tanti anni fa. Lo rispetto tantissimo, cercherò di ricambiare la fiducia che nutre per il sottoscritto in tutte le maniere".
La squadra come le sembra?
"C'è un bel mix. Giovani interessanti e di prospettiva, trainati da chi ha un pochino in più di esperienza. Vincere non è mai facile e se non affronti le cose con la giusta mentalità, rischi di avere brutte sorprese. Nel nostro caso il mister è un martello, pretende molto e ci trasmette tanta carica. Ci aspetta un torneo difficile ma ce la caveremo".
Nell'idee di Cornacchini lei sarà il terzo attaccante di sinistra...
"E' un modulo che conosco bene. Posso fare l'esterno di sinistra nel tridente o la seconda punta. La mia duttilità potrà far comodo durante la stagione. Sono a disposizione".
A proposito del reparto offensivo, le è dispiaciuto non trovare Abbruscato?
"So che in sede di mercato c'è stata una trattativa che purtroppo non è andata a buon fine. Con Elvis ho giocato nel Vicenza e so quello che avrebbe potuto dare. Pazienza. Teniamoci stretti il "nostro" Tavares, negli ultimi sedici metri può essere letale. Assieme a Bondi, Morbidelli e gli altri compagni di reparto non sfigureremo. Poi, se arriveranno dei rinforzi, li accoglieremo di buon grado".
Tra pochi giorni conosceremo la composizione del girone...
"Non ho preferenze anche perché, uno vale l'altro. Diciamocelo chiaramente, sarà più dura del solito è inutile girarci intorno. Con la riforma molte formazioni potranno contaresui molti elementi di categoria superiore che quindi alzeranno il tasso tecnico. Allo stesso modo sono convinto che ci saranno delle sorprese, come ogni anno del resto. Visto mai stupiamo tutti ".
L'Ancona deve salvarsi...
"Lotteremo dall'inizio per raggiungere questo obiettivo. Prima ci riusciamo, meglio è. Poi chissà...".
E' vero che è un fan di Messi?
"Di lui e del Barcellona anche se ultimamente fa fatica dopo aver vinto molto. Il Real Madrid è davvero inarrestabile adesso. Quando gioco m'ispiro proprio al talento argentino, con le dovute differenze naturalmente. Da piccolo però impazzivo per Maradona, il più forte di sempre".