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ANCONITANA E MATELICA OGGI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

ANCONA-USAFacciamo il punto sul progetto sportivo tra Anconitana e Matelica, una con l'uso di uno stadio a norma anche per categorie superiori ( tornelli, telecamere, posti numerati) ed una che milita in una categoria già professionistica. Vi proponiamo a firma Peppe Gallozzi un'estratto dell'articolo di oggi pubblicato sulle colonne del Corriere Adriatico.  L’incontro di ieri in Comune alla presenza dell’Assessore allo sport Andrea Guidotti a cui hanno partecipato sia il presidente dell’Anconitana Stefano Marconi, dimissionario dal 21 maggio, sia l’attuale proprietario del Matelica Mauro Canil ha focalizzato l’attenzione di tutti i tifosi biancorossi. Al centro del tavolo il futuro del Cavaliere Armato. Importante in questa fase è conoscere bene, nel caso di un “avvento” ufficiale da parte di Canil, tutte le possibilità concesse dalla legislazione sportiva sull’asse Ancona-Matelica in attesa della conferenza stampa del pomeriggio chiarificatrice di tutti gli aspetti affrontati. 
 
DUE LE STRADE PERCORRIBILI  
 
Scandagliando i vari rami della giustizia pallonara, con l’ausilio della consulenza di alcuni importanti legali del settore, vien da sé arrivare a conclusione che le uniche strade ipotizzabili in questo momento siano due: la doppia presidenza di Matelica in Lega Pro e Anconitana in Eccellenza da parte di Canil oppure il cambio di denominazione del Matelica in Lega Pro con la matricola Anconitana che continuerebbe a vivere, magari limitata alla sola attività di settore giovanile. Impossibile, giuridicamente, parlare sia di fusione sia di acquisto del titolo sportivo come vedremo approfonditamente tra poco. 
 
IL CAMBIO DI DENOMINAZIONE 
 
Mettendo un attimo da parte il discorso della doppia presidenza, che per l’immediatezza delle operazioni e della conferenza nonché delle caratteristiche dei protagonisti non sembra al momento la via accreditata, bisogna focalizzarsi sul cambio di denominazione. Un cambio di denominazione che, burocraticamente, potrebbe portare Ancona in Lega Pro con il “trasferimento” totale del Matelica (della sua matricola) nel capoluogo. Trasferimento della sede sociale, del campo da gioco (che diventerebbe il Del Conero) ma soprattutto cambio nel nome della squadra che si presenterebbe ai nastri della terza serie nazionale. Secondo gli esperti, il nome dovrà essere almeno per un lasso di tempo (un anno) espressione di entrambe le realtà – Anconitana e Matelica – salvo poi poter essere modificato in un secondo momento. La matricola dell’Anconitana dovrebbe, per mantenere la concessione triennale del Dorico, obbligatoriamente continuare a rimanere in vita e potrà farlo anche attraverso un’attività di solo settore giovanile. Ovviamente, nel caso dovesse verificarsi questa fattispecie, ci dovranno essere a seguire tutti i controlli necessari da parte della Figc e della Lega di Serie C.  
 
FUSIONE NON POSSIBILE
 
La fusione, invece, non è in questo caso contemplabile. L’art. 20 delle Noif spiega chiaramente tutti i passaggi e per i professionisti, in questo caso il Matelica, la norma che impedisce la fusione è quella che obbliga le due società in procinto di fondersi all’aver sede nello stesso comune o comunque in comuni limitrofi. Nei dilettanti, talvolta, si concede l’attenuante dei 20km tra le due realtà (e neanche in questo caso sarebbe fattibile) ma trovandoci dinanzi ad un club professionistico, il Matelica, e una dilettantistica, l’Anconitana vigono le norme citate prima per il professionismo, e quindi stesso comune o comuni limitrofi. Ultima ipotesi, anche qui da scartare a priori, quella della vendita del titolo sportivo. L’Anconitana non potrà mai comprare il titolo sportivo del Matelica e il Matelica non potrà mai venderlo. Questo procedimento nel calcio è assolutamente vietato e viene contemplato solo in alcuni sport, come la pallavolo ad esempio. Peppe Gallozzi