
Una settimana per decidere
Secondo Egidi, quindi, l’unica possibilità è quella di arrivare a concreti passi avanti nell’arco di sette giorni, consapevoli che il tempo perso è stato davvero tanto: «Oltre non si può andare, chiediamo la chiarezza di capire. Non servono più le dichiarazioni di facciata, se si prende l’impegno di far ripartire l’Eccellenza bisogna farlo nel migliore dei modi. Sarebbe gravissimo prendere in giro tesserati e dirigenti, non dimentichiamoci che molti calciatori in queste categorie vivono di calcio e necessitano di garanzie ben precise. Quotidianamente, quando si parla di mercato, riscontriamo queste situazioni». Poi, sugli allenamenti ancora interrotti dal 25 ottobre scorso e che, con la pronuncia favorevole del Coni, potrebbero riprendere già immediatamente dopo il Consiglio federale: «Oggi avremmo dovuto parlare della ripresa delle sessioni tradizionali d’allenamento in seguito alla rilevanza nazionale attribuita dal Coni all’Eccellenza. Gli argomenti dovevano essere quelli legati al campo, allo stato di forma, al format e al protocollo sanitario. Le squadre hanno bisogno di allenarsi, sono ferme da parecchio tempo e le stesse società devono avere basi certe su cui poter programmare. Così è impossibile, sfido chiunque ad elaborare una programmazione o provare a fare mercato in queste condizioni d’incertezza».
Ora che succederà?
Arrivata ieri sera la condivisione del Coni sulla rilevanza nazionale, la Figc dovrà ora riunirsi in Consiglio federale nei primi giorni di marzo, probabilmente lunedì 1/3. In quell’occasione, a seguito dei contatti con Governo e Cts, dovrà essere stilato un protocollo sanitario con relative risorse da destinare ai club e dovranno essere risolti i quesiti inviati dalla Lnd circa la possibilità del blocco delle retrocessioni e della possibilità di non prendere parte al campionato senza perdere la categoria in virtù di problematiche di natura economica. Dovrà, di fatto, riavviare l’attività. In sostanza, in cinque giorni bisognerà recuperarne circa il quintuplo per alimentare la fiamma di speranza che i tesserati di tutta Italia dell’Eccellenza continuano a nutrire nonostante le varie mazzate. In tutto questo l’auspicio è che le squadre possano tornare, intanto, ad allenarsi. Non ci si poteva pensare prima? Viene lecitamente da chiederselo.
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico