«Fateci tornare a giocare». E' il grido di calciatori, allenatori, addetti ai lavori e appassionati che sperano da giorni nella ripartenza del campionato di Eccellenza, fermo ormai dallo scorso 25 ottobre. E le notizie che filtravano ieri dalla Lnd sembrano finalmente positive, nel senso che si sta preparando la ripresa. Lo snodo cruciale sarà quello di oggi pomeriggio, nella fattispecie il Consiglio direttivo della Lega nazionale dilettanti delle 16,30 a Roma (in presenza), che avrà il compito di dare un domani al massimo torneo regionale garantendone una conclusione sul campo.
Dall'incontro tra il presidente Cosimo Sibilia e i rappresentanti di tutti i Comitati territoriali dovranno emergere le linee guida per la ripresa che saranno univoche, generali e soprattutto nazionali visto lo stretto collegamento dell'Eccellenza alla Serie D che, seppur a singhiozzo, sta giocando settimanalmente. Cone dicevamo sopra, da ciò che filtra dalle stanze dei bottoni l'orientamento sportivo istituzionale, tradotto di Figc e Lnd, è di promuovere il ritorno in campo dell'Eccellenza tra marzo e aprile (per Promozione, Prima categoria e Seconda le chance sono al lumicino) ma il dialogo con i rappresentanti delle singole regioni sarà fondamentale per capire il trend generale. L'auspicio di tutti, compresi ovviamente i presidenti, è che venga finalmente presa una decisione.
Il nodo da sciogliere
Due i criteri oggettivi da risolvere per favorire la ripartenza: la classificazione dell'Eccellenza come categoria di rilevanza nazionale perché legata alla D (quest'aspetto risulta il meno complicato da raggiungere) e l'adozione di un protocollo sanitario che consenta l'utilizzo dei tamponi rapidi con annesse risorse da destinare alle società. Ecco, su quest'ultimo aspetto si giocherà la vera partita della ripresa. Se saranno reperiti i fondi, con Lnd e Figc già al lavoro per farlo, le formalità saranno espletate. Certo, l'attuale crisi di Governo non è un fattore positivo ma essendo già esistente il tavolo delle trattative si potrebbe comunque arrivare ad una soluzione in breve termine. Il compito del Comitato tecnico scientifico, ente preposto a siglare il protocollo, risulta potenzialmente agevolato in quanto l'insieme di norme andrebbe a ricalcare quello già approvato e vigente per la Serie D. Nelle più rosee aspettative della governance dilettantistica ci sarebbe la volontà di riprendere gli allenamenti entro fine febbraio, di giocare i recuperi accumulati nella seconda metà di marzo e di riprendere il campionato dal mese di aprile per disputarlo in modalità di sola andata fino a giugno.
Norme uguali per tutti
Se non dovessero essere mosse obiezioni nette dai Comitati, la tendenza calcolata fino ad oggi vedrebbe non più di una metà di società italiane dubbiose sulla ripartenza (nelle Marche 12 su 18 sono a favorevoli al ritorno in campo), verrà dato mandato alle singole regioni di organizzare la ripartenza nell'attesa a stretto giro di contatto - del via libera su protocollo e classificazione nazionale dell'Eccellenza. Sarà fondamentale, sempre da quanto emerge dal Palazzo, impartire linee guida unitarie in materia di promozioni e retrocessioni lasciando ai Comitati la libertà di adottare il format che riterranno più opportuno. Lo spettro di un nulla di fatto, soprattutto in virtù delle elezioni della Figc in programma per il 22 febbraio (dove proprio Sibilia sfiderà il numero uno uscente Gabriele Gravina), incombe ma nessuno vuole pensarci. Un ulteriore rinvio senza alcuna pronuncia e senza linee guida, con un mercato di riparazione che chiude il 26 febbraio, sarebbe assolutamente deleterio. E va evitato ad ogni costo.
Peppe Gallozzi