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ECCELLENZA l'unica possibilità è l'equiparazione a categoria d'interesse nazionale.

CORRIERE ADRIATICOLa ripartenza dell'Eccellenza in cima alla lista delle priorità per la Lega nazionale dilettanti. I rumors dei giorni scorsi hanno trovato le prime conferme nelle parole dei rappresentanti della governance del calcio dilettantistico italiano. Tra questi non poteva mancare il pensiero di Francesco Franchi rieletto (con cinque voti su sei totali), nei giorni scorsi, come consigliere federale in quota Lnd per l'Area Centro.

In sostanza, uno di quelli che nelle prossime settimane sarà impegnato in prima linea per il ritorno in campo, Covid permettendo, dei massimi campionati regionali.

Franchi, conferma che la ripartenza dell'Eccellenza è in cima alla lista delle vostre priorità?

«Assolutamente sì e non intendo nascondermi. Abbiamo davanti un dialogo difficile ma l'impegno da parte nostra sarà massimale. Parliamo di un campionato strettamente collegato alla Serie D e, trasversalmente, alla Lega Pro ed entrambe stanno giocando seppur con qualche singhiozzo nel caso della quarta serie. Tornando all'Eccellenza, come dicevo, dobbiamo far di tutto per provare a farlo riprendere e finire sul campo».

L'unica possibilità è l'equiparazione a categoria d'interesse nazionale?

«Esattamente. Gli sforzi che stiamo producendo vanno esattamente in quella direzione. Puntiamo ad un tavolo con Coni e Figc, che è l'interlocutore delle istituzioni politiche, per ottenere questa classificazione dell'Eccellenza. Abbiamo delle basi solide per provarci concretamente».

Naturalmente, qualora dovesse riuscire questo passaggio, servirebbe anche il protocollo.

«Per l'adozione dei tamponi rapidi serviranno delle risorse specifiche per andare incontro alle società. Non lo vedo come un ostacolo insormontabile, mi sembra una strada fattibile».

In alcune regioni, tra cui le Marche, c'è stata anche la mobilitazione dei capitani. Come la giudica?

«Il fatto che questi ragazzi, a nome dei loro compagni, abbiano espresso la volontà di tornare in campo è comunque un fattore indicativo. L'unica cosa è che rivolgendosi ai Comitati regionali si può far poco, per combattere un Dpcm che scade il 5 marzo serve un impegno corale e centrale. E, a questo proposito, noi vogliamo portare questa voglia di campo nei tavoli di discussione».

Qualsiasi azione della Lnd dovrà essere valutata insieme ai Comitati?

«Non abbiamo mai smesso di rapportarci con loro, abbiamo un mezzo importante che è la Consulta nazionale che ci consente di conoscere ed essere allineati ai fabbisogni di ogni Comitato».

Franchi entriamo nello specifico. Le prossime novità quando dobbiamo aspettarcele?

«Ogni giorno perché il nostro lavoro è quotidiano. E' difficile dare scadenze precise in questo momento, posso solo assicurare che ci stiamo prodigando incessantemente su quanto descritto».

Possiamo azzardare intorno al 6 febbraio, data dell'election-day della Lnd (dove Cosimo Sibilia, numero uno uscente, è l'unico candidato)?

«Potrei dire di sì ma ripeto che il mondo dello sport sta sollecitando di frequente il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico affinché vengano fatte valutazioni coerenti con le situazioni reali. Le premesse per pensare ad un ritorno in campo dell'Eccellenza ci sono, vediamo se le istituzioni saranno anche loro di parere affermativo».

La voce circa la proroga di un altro mese per il mercato di riparazione è fondata?

«Per quello che mi risulta è solo una voce che è circolata in questi giorni senza riscontri ufficiali. Ciò che succederà in avanti non posso saperlo ma per ora la situazione è questa».

In conclusione, si sente ottimista per la ripartenza dei massimi tornei regionali?

«Percepisco ottimismo per cui credo e voglio essere ottimista. Dell'Eccellenza ne ha bisogno il paese, ne ha bisogno il movimento dilettantistico, ne hanno bisogno i giovani e insieme a loro le società. Naturalmente, e questo va sempre ribadito, vogliamo tornare in campo ma farlo in sicurezza senza mettere a repentaglio la salute di nessuno».
Peppe Gallozzi
Corriere Adriatico