Dal La Curva Nord ha fatto sentire la sua voce, chiara ed inequivocabile. Gli ultras dell'Anconitana, nella tarda serata di martedì, hanno emesso un duro comunicato per commentare la difficile situazione attuale accompagnato dall'affissione di tre striscioni, rispettivamente alla Rays del presidente Stefano Marconi, al Dorico e sull'Asse attrezzato. Le motivazioni, condivise dall'intera piazza, risiedono nel mercato condotto fino a
questo momento che non ha consegnato l'identikit della schiacciasassi all'Anconitana come tutta la piazza si aspetta. A maggior ragione dopo la delusione della mancata promozione in Serie D tra sospensione per il Coronavirus e il non avvenuto ripescaggio.
Vincere come imperativo
Questa la nota diffusa: «Vista la stagione fallimentare dello scorso anno, fortunatamente o sfortunatamente, (dipende dai punti di vista) non conclusa e vista la inconcludenza attuale, nonostante i tanti proclami, è chiaro e lampante che ad oggi non siamo ancora pronti a ridosso del campionato a svolgere un ruolo da assoluta protagonista come la piazza meriterebbe, anzi stiamo cadendo nel ridicolo giorno dopo giorno. Noi non tollereremo più tentennamenti e incertezze e l'unico obiettivo deve essere vincere. Pertanto è arrivato il momento di mantenere fede a tutte le promesse fatte a Curva Nord e a tutto il popolo biancorosso».
Il budget del mercato
Il commento del patron Marconi non si è fatto attendere ed è arrivato ieri sera a Radio Tua: «Sulla sostanza della contestazione sono d'accordo perché noi abbiamo aspettative molto elevate. La forma si commenta da sola, quella è casa mia (la Rays). Voglio render noto che abbiamo stanziato 600.000 euro per disputare il campionato di Eccellenza (che per l'Anconitana potrebbe iniziare sabato 26 settembre al Bianchelli di Senigallia vista la richiesta d'anticipo del Marina, ndr) e il direttore sportivo Arcipreti con il consulente Pieroni sanno che dobbiamo vincere il campionato. Io ho il dovere di dare rassicurazioni a questi tifosi, mi sono affidato a persone esperte come mi è stato chiesto. Ho diritto di aspettarmi una campagna acquisti migliore di quella che potevo garantire io ma qualcosa non ha funzionato. E' difficile cercare di prendere giocatori di Lega Pro e portarli in Eccellenza». Non manca anche una frecciata al ds che aveva annunciato, lunedì sera, la firma di Michele Boldrini poi negata dallo stesso calciatore: «La comunicazione è importante, non si può dire che un giocatore è stato preso se così non è. I giocatori si annunciano quando c'è il tesseramento. Un mio disimpegno? Non sta nè in cielo nè in terra».
La promessa di Arcipreti
Sulle stesse frequenze Alvaro Arcipreti ha parlato ancora una volta, l'ennesima, ad una tifoseria già molto provata lasciandosi andare ad una previsione: «Domani (oggi) firmerà un difensore centrale che sarà il leader carismatico del pacchetto difensivo. Poi, oltre a Seck che è stato fermo sette-otto mesi e deve raggiungere velocemente la migliore condizione, arriverà un centrocampista in grado di elevare il tasso qualitativo della squadra e venerdì prenderemo una punta di grandissimo valore in sostituzione di Boldrini. Lui per me è una storia morta e sepolta perchè rimangiarsi la parola data non è da uomini. Con questi innesti, che spero di ufficializzare entro l'amichevole di sabato (ore 16.30 al Diana a porte chiuse) con l'Osimana, l'Anconitana parte in prima posizione nella griglia iniziale del campionato di Eccellenza». Il ds dorico è poi tornato sui tantissimi obiettivi sfumati, soffermandosi su uno in particolare: «Gianluca Bugaro è un grande rimpianto, lo ammetto. Sugli altri ognuno ha la sua storia ma la categoria pesa tantissimo. Una cosa voglio ribadirla, il budget messo a disposizione della società è assolutamente consono al nostro compito di vittoria, forse da parte nostra abbiamo sbagliato la comunicazione». Oggi alle 15 la ripresa degli allenamenti al Roccheggiani di Falconara.
Peppe Gallozzi