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ANCONITANA MERCATO E PRIMA USCITA.

Dal  CORRIERE ADRIATICO    Il consulente di mercato dell’Anconitana Ermanno Pieroni inizia a svelare le carte. Nel suo intervento di ieri a Radiotua, nel corso di Punto biancorosso, il dirigente jesino non ha negato l’interesse dorico per il trequartista di Porto Recanati Alessandro Sbaffo (’90), calciatore con un lungo passato tra Serie B e C (Piacenza, Ascoli, Reggina, Avellino e Como solo per citarne alcune) che vanta all’attivo anche due presenze nella massima serie con la maglia del Chievo Verona: «Sì, Sbaffo è un bel nome che conosco e seguo da anni – ha ammiccato Pieroni – Deve essere lui a decidere se continuare a fare la Lega Pro (nell’ultima stagione ha vestito le maglie di Gubbio e Arzignano, quest’ultima in D) o se salire su questo Frecciarossa e sposare il progetto Anconitana. Ad Ancona ci sono grandi ambizioni, due stadi e una storia che parla da sola. Interessamento della Recanatese per lui? Tra Recanati e Ancona sceglie Ancona. Sul ragazzo ci sono anche Matelica e Casertana, con questi ultimi favoriti per la presenza di mister Guidi che lo conosce molto bene».
Un altro pupillo
Un altro calciatore che il consulente biancorosso vorrebbe portare all’ombra del Conero è il difensore brasiliano Matiàs Antonini. Il classe ’98 di 191cm, nato a Porto Alegre e reduce da un’esperienza con il Gremio, è già stato ad Ancona ospite della società del presidente Marconi ma i tentennamenti arrivano direttamente dalla sua famiglia: «Antonini è un calciatore fortissimo che da anni è in orbita di società importanti come Inter e Cagliari – ha spiegato Pieroni – Abbiamo fatto di tutto per convincerlo tanto che il dirigente Giuliano Santinelli lo ha addirittura portato al Del Conero. Matiàs è rimasto meravigliato, abbiamo trovato l’accordo anche con il procuratore ma il padre, direttamente dal Brasile, ha frenato la trattativa. Sono molto onesto, non è facile proseguire ma non abbiamo perso le speranze». E ancora: «In questi giorni sono a Rimini per il calciomercato e ho tanti appuntamenti in programma soprattutto per i calciatori under – ha concluso - Ritengo che siano proprio i giovani a dover costituire il patrimonio di una società. Noi dobbiamo vincere sia questo campionato che il prossimo e, possibilmente, non dobbiamo stravolgere la rosa».
Arriva il playmaker
Intanto è praticamente fatta per l’arrivo a centrocampo del playmaker Alessio Fatati (’89) nell’ultima stagione al Latina (D). Il calciatore romano è atteso già nella giornata di oggi ad Offagna (ore 15 la ripresa) per mettersi subito a disposizione di Marco Lelli. Tanta Serie D (Pro Vasto, Guidonia, Pomezia, Monterotondo, Trastevere, Albalonga) nel suo curriculum ma anche una C2, disputata con il Pomezia nella stagione 2010-2011. Definito dagli addetti ai lavori un centrocampista molto duttile può rivestire anche il ruolo di mezzala. Oltre a Fatati, sul sintetico del Raimondo Vianello ci sarà anche l’attaccante Ivan di Federico (’96) proveniente dal Corato. La punta nata a Grottaglie resterà in prova per alcuni giorni cercando di convincere lo staff tecnico. Già nelle Marche con le casacche di Castelfidardo (D) e Fermana (D), ha fatto parte anche delle rose di Agnonese, San Severo, Este e Tortolì. Tutte compagini della quarta serie nazionale.
Sconfitta a Osimo Stazione
Nel primo test stagionale l’Anconitana è uscita sconfitta 3-2 dal Bernacchia di Osimo Stazione, tana della Conero Dribbling di mister Gianluca Fenucci. Dopo l’1-2 del primo tempo griffato Falconieri (gioiello da fuori area) e Kerjota, con Esposito in gol per i ferrai, nella ripresa Lelli ha praticamente schierato tutta la formazione Juniores, in netta difficoltà dal punto di vista fisico. Brava, ugualmente, la compagine di casa che grazie ad una doppietta di Staffolani ha fatto sua la partita. Questo il commento del tecnico dorico a fine gara: «Sono soddisfatto dei primi venticinque minuti dove si sono viste buone cose. Il secondo tempo non fa testo ma bravi ai ragazzi della Juniores per impegno. Non sono preoccupato, qualcuno deve ancora arrivare e la condizione dovrà crescere. Esco con più certezze rispetto al test in famiglia di Offagna». 
Peppe Gallozzi  - Paolo Papili