Una strategia comune e condivisa per permettere all’Anconitana di disputare la Serie D 2020-2021. Il patto di ferro stretto dalla dirigenza dorica con avvocato napoletano Eduardo Chiacchio è stato sancito ieri a pranzo sul litorale di Porto Recanati, il quartier generale della famiglia Marconi. Ad incontrare il legale campano, universalmente riconosciuto tra i migliori d’Italia in termini di giustizia sportiva, oltre al presidente Stefano Marconi anche il segretario Federico Montecchiari e il team manager Damiano Morra. In attesa di conoscere i parametri decisivi per l’ammissione delle sei seconde classificate d’Eccellenza in serie D (dalla quale si sono liberati trentasei posti per via delle quattro retrocessioni da ognuno dei nove gironi), la società dorica è pronta ad ogni evenienza. Nella fattispecie ammissione, ripescaggio o accesso in sovrannumero. Quel che è certo, oltre alla promozione delle ventotto prime classificate, è che i posti disponibili per le seconde da otto si sono ridotti a sei per il sicuro salto di categoria di Rotonda e Saluzzo. Queste ultime, nei campionati di Basilicata e Piemonte B, hanno chiuso in vetta alla classifica rispettivamente a pari punti con Lavello e Derthona ma sono state penalizzate dagli scontri diretti (Saluzzo) e differenza reti (Rotonda).
Le prossime scadenze
Quella in entrata potrebbe essere una settimana determinante per la missione Serie D dell’Anconitana. Da prime indiscrezioni che arrivano da Roma, che aspettano riscontro nelle prossime ore, il presidente della Lega nazionale dilettanti Cosimo Sibilia si incontrerà con i responsabili dei Dipartimenti territoriali della Lnd per discutere dettagliatamente dell’ammissione delle seconde classificate di Eccellenza in serie D (si discuterà anche della questione ripescaggi in Lega Pro delle società di D). Resta da capire se saranno resi noti i parametri calcolati o se, direttamente in sede di riunione, si procederà al completamento degli organici per il prossimo campionato di Serie D. Proprio i parametri sono il tema caldo di questi giorni. Nel Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti di giovedì non c’è stato un chiarimento in merito pertanto, si può dedurre, che la questione dovrà essere esplicata successivamente. Nei comunicati precedenti si è sempre fatto riferimento al merito sportivo, ma in sostanza nessuno riesce a dare un’interpretazione completa e soddisfacente. Potrebbe pesare la classifica maturata, magari calcolando il famoso algoritmo proposto anche per Serie A e Serie B. Potrebbero pesare anche bacino d’utenza, settore giovanile e impiantistica. Con l’Anconitana, in questo caso, leggermente indietro solo nel discorso del settore giovanile (solo la Juniores biancorossa, in questa stagione, è scesa in campo con la matricola Anconitana. Il resto del vivaio è stato tesserato sotto la gemella Anconitana Academy) ma pronta a giocarsi al massimo le proprie carte come capoluogo di regione e con lo stadio Del Conero a disposizione. Senza dimenticare ulteriori ed eventuali parametri che potrebbero far la differenza, come la solidità societaria in ottica di una potenziale riforma del sistema calcio.
Possibilità
Come detto, il presidente Stefano Marconi e l’avvocato Eduardo Chiacchio sono pronti ad ogni evenienza. Se non sarà ammissione in questa tornata, che dovrà essere ratificata dal Consiglio federale del 25 giugno, si punterà al ripescaggio al momento delle iscrizioni. Se ci saranno società costrette ad alzare bandiera bianca, e non è una prospettiva assurda visto quanto ripetuto dai vertici federali in tutti questi mesi, ecco che i dorici potrebbero nuovamente sperare. La Serie D in sovrannumero, ultima ed estrema possibilità, andrà valutata solo più avanti e riceverà una spinta decisiva qualora i possibili ricorsi delle formazioni retrocesse dalla D in Eccellenza darebbero ragione a queste ultime.
Peppe Gallozzi