L' Anconitana ha deciso: Pasquale Musco, portiere classe 2001, sarà tesserato. L'estremo difensore, già in prova da alcuni giorni, ha convinto lo staff tecnico durante i test. Adesso, la società biancorossa è in attesa del placet da parte del Potenza, club che detiene il cartellino. Probabilmente, sarà ceduto con la formula del prestito, operazione che dovrebbe concludersi nelle prossime ore, forse già domani. Con questo innesto, che mancava per completare l'intero reparto, la sessione estiva di mercato del sodalizio dorico sembra essere terminata.
Le caratteristiche
Musco, che ha compiuto diciotto anni a giugno, è nato a Caserta. Chi lo conosce bene lo dipinge come un ragazzo desideroso di emergere, di diventare professionista in fretta. Ha militato nelle giovanili dell'Avellino, per raggiungere Catanzaro. Poi si sono accesi i radar del Potenza che lo ha tesserato, un breve passaggio alla Luparense (Serie D), prima di ritornare in Basilicata per aggregarsi alla squadra Berretti. E' alto 1.84, forte fisicamente, dovrà lavorare parecchio con il preparatore Ruspantini per giocarsi il posto con l'altro baby Andrea Battistini. L'ex Santarcangelo ha già un campionato dilettantistico alle spalle, è quello che ha collezionato maggior esperienza pur essendo ancora un ragazzino. Però, nelle ultime settimane un guaio muscolare lo ha messo kappaò e ha saltato quasi tutte le gare amichevoli. Il tempo per raggiungere la sintonia con il pacchetto arretrato non manca, tuttavia era evidente che la dirigenza non sarebbe stata immobile. Inoltre va sottolineato anche il grande impegno che ha mostrato Montuoso della Juniores. Chiamato in causa ha dimostrato di avere stoffa, ma va lasciato crescere senza affrettare i tempi.
Verso l'esordio
L'Anconitana è ormai pronta a debuttare ufficialmente. Dopo il gran lavoro atletico, il gruppo scalpita per misurarsi contro un avversario difficile come il Castelfidardo. Ciampelli ha l'imbarazzo della scelta, potendo contare su una miscela esplosiva. Un mix di ragazzi interessanti, trainati da dei veterani che hanno sposato un progetto preciso. Per adesso è facile credere che non ci saranno altri ingressi, ma preferiamo utilizzare il condizionale perché sul più bello chissà che non possa esserci la classica ciliegina sulla torta.
Serve una punta?
Per ora le indiscrezioni che escono dalla stanza dei bottoni vanno in altra direzione. Il settore avanzato è molto assortito, variegato e non ci sarebbe l'esigenza di investire su un'ariete. Magari uno con le stesse caratteristiche dell'argentino Zaldua, abile a dialogare con Ambrosini che è bravissimo a finalizzare la manovra come ha dimostrato nel precampionato. Occhio a Cameruccio, al talento di Giambuzzi e all'imprevedibilità di Mansour. Vanno tenuti in considerazione anche i ragazzi, non solo per l'obbligatorietà del loro utilizzo. Ma torniamo alle ipotesi: le prime partite di Coppa, che precederanno l'avvio del torneo, saranno utili per avere un quadro ancor più delineato di quanto visto fino ad adesso. Se sarà necessario, Marconi non si tirerà indietro.
Paolo Papili
Corriere Adriatico