Quando ci sono progetti ben definiti, portati avanti da persone serie, ogni operazione diventa più semplice da concludere. Negli ultimi due anni il bilancio della famiglia Marconi non può che essere positivo, sia dal punto di vista sportivo che manageriale. Vincere non è mai facile è vero, ma se sul campo i risultati potevano risultare scontati, non era così automatico che tante aziende decidessero di avvicinarci attorno al pianeta biancorosso. La storia, a riguardo, la si conosce ormai molto bene: diffidenza e menefreghismo erano stati gli atteggiamenti più facili da riscontrare da parte di imprenditori, aziende, artigiani. Nessuno voleva sapere di collaborare quando la squadra si trovava in categorie professionistiche. Ora la musica è cambiata, lo dimostra anche la nuova collaborazione avviata con la Cooperlat Trevalli.
La parola all'azienda
Andrea Alfieri, responsabile marketing del gruppo, spiega i motivi dell'accordo. «I programmi che ci sono stati illustrati ci hanno convinto ampiamente. Nel confronto con il presidente Stefano Marconi e il vice Robert Egidi, c'è stata subito intesa. Profili freschi, nuovi, il club adesso esprime valori. Non conoscevo il patron, ma le cose che mi ha detto mi hanno colpito. Le due strutture hanno gli stessi obiettivi e quando è così, il connubio non può che essere vincente».
Altre proprietà si erano avvicinate in passato?
«Sì, ma non c'erano i presupposti. Direi con dispiacere che avevamo ragione».
In che cosa consiste il contratto che avete stipulato? «Faccio una piccola premessa, l'azienda negli ultimi anni si è un po' distaccata dal calcio. Il nostro brand all'interno della Regione e non solo, è molto forte e legarci con un sodalizio piuttosto che con un altro, ci avrebbe creato qualche difficoltà. Con l'Anconitana però, è stato diverso. Non abbiamo guardato la categoria, non ci siamo soffermati sul campionato, ma le attenzioni si sono poggiate su altro».
Sulle scuole e sul settore giovanile che il sodalizio sta creando
«Proprio così, questo ha convinto Trevalli a scendere di nuovo in campo. D'accordo, probabilmente ricaveremo degli spazi per la cartellonistica all'interno del prato dello stadio Del Conero, ma guardiamo altro appunto. In questa prima fase l'emblema che rappresento entrerà nelle classi durante le lezioni. Parleremo assieme ai dirigenti del sodalizio ai ragazzi, spiegando l'importanza dell'alimentazione e a quanto sia importante mangiar sano. In particolare per chi fa sport. Questi sono elementi essenziali ai quali non potevamo dire di no, almeno in questa prima fase. Avevamo fatto recentemente una cosa analoga con la Jesina e naturalmente non ci eravamo tirati indietro».
Entusiasmo diffuso
Lo sa che come si è divulgata la notizia di questo partenariato, i tifosi dell'Anconitana sono rimasti molto felici? «Ce ne siamo accorti, è bellissimo percepire questo genere di entusiasmo. Ma d'altronde la Trevalli è stato presente sulle maglie nove anni». Ecco, a proposito: rivedremo l'effigie sulle casacche? «Non saremo il main sponsor, ma sicuramente in occasione di una o più partite lo stemma dell'azienda ci sarà. Magari per una gara celebrativa o per qualche iniziativa benefica, non lo so stiamo ragionando con Egidi su come muoverci». E lei Alfieri? «Tornerò allo stadio».
Paolo Papili
Corriere Adriatico