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RAFFAELE VIETRI SPIEGA LE MOTIVAZIONI DELLE DIMISSIONI DAL CDA DELL' ANCONA.

VIETRI DIMISSIONISollecitato da più parti l'ex presidente di Sosteniamo e membro dell'ultimo Cda dell' Ancona il prof. Raffaele Vietri, spiega oggi con un post su facebook le motivazioni che lo hanno portato alle dimissioni.

«In questi ultimi due mesi sono rimasto volutamente in silenzio per evitare di alimentare inutili polemiche e favorire il nuovo corso societario della U.S.Ancona 1905, accettando offese e gratuita’ di ogni genere provenienti anche da chi era parte attiva del progetto essendo componente di Fondazione, Cda o direttivo di Sosteniamolancona.
Ho deciso di rompere questo mio silenzio invitato soprattutto dagli amici che in queste settimane mi hanno sostenuto e che si aspettano spiegazioni, ad iniziare dalle motivazioni sulle mie dimissioni. 
Ma prima di chiarire la mia posizione sulle mie dimissioni dal Cda, vorrei innanzitutto chiedere doverosamente scusa a loro, a quegli amici che mi conoscono da una vita e che sono rimasti delusi dal mio agire; chiedere scusa a tutti i tifosi dell’Ancona per le sofferenze determinate dalla situazione attuale di cui mi sento fortemente responsabile. Grande e’ il mio senso di colpa per non aver posto la dovuta attenzione e agito con il dovuto controllo sin dagli esordi di questa impresa impossibile. Non chiedo di ricevere indulgenza da nessuno, ma se possibile di favorire con buon senso e intelligenza lo sviluppo delle condizioni migliori per mettere fine a questo momento difficile.
Lunedi’ 20 settembre 2016 mi sono dimesso da uomo libero dal Cda della U.S. Ancona 1905 così come vi sono entrato. Quel giorno c/o lo studio Sabatini ho accettato di rivestire questo ruolo indicato dalla famiglia Ranieri a cui era stata la possibilita’ di scegliere tra i componenti di sosteniamolancona la persona che doveva garantire all’Associazione la maggioranza nel consiglio. Quindi non in quota Ranieri, ma un componenente di sosteniamolancona da loro indicato. Ho accettato con grande senso di responsabilità anche per dirimere quello che era diventato un nodo della trattativa, (la maggioranza nel Cda), e per aiutare il passaggio della società ai nuovi arrivati fino all’approvazione del bilancio. Con lo stesso senso di responsabilità mi sono dimesso semplicemente perchè ho ritenuto inaccettabile continuare a prendere nota e ratificare decisioni prese da altri, decisioni che non sempre portano benefici in questo momento alla nostra società.
Non sono uomo di Ranieri e ne quantomeno di Miani. Da questa nomina non ne ho tratto nessun beneficio di nessun tipo. Se qualcuno a prove o sospetti di altra natura ha il dovere di renderli noti. Altrimenti eviti chiacchiere e pettegolezzi inutili !!!
Prima di concludere vorrei solo esprimere un pensiero riguardo a coloro che con grande acrimonia e puntualità continuano a scrivere che il progetto di Sosteniamolancona ha fallito. 
E’ vero, di fronte a questa situazione non si può che scrivere e continuare a ribadire questa tesi; salvo non dimenticare che il progetto non è stato presentato da Sosteniamolancona a Marinelli, ma da Marcaccio per conto di Marinelli a Sosteniamolancona. Aveva ragione chi si era dimostrato diffidente verso questa proposta, chi addirittura ci aveva consigliato vivamente di non accettare.
E lì che abbiamo fatto il nostro primo grande errore, accettando con gravissima leggerezza un accordo quadro invece di chiedere come questa circostanza imponeva una più appropriata duo-diligence».
La storia non sarebbe stata la stessa..........
Raffaele Vietri