Ancona città fantasma sentenziava Sgarbi in una sua recente dichiarazione. "Ancona è come Atlantide, è una città sommersa. Qui è impossibile fare qualsiasi cosa in campo culturale e artistico. E' una città fantasma indegnamente capoluogo di Regione».
Come al solito sopra le righe. Ancona è oramai purtroppo una nobile decaduta, una città ghermita dall'oblio del tempo e dall'incuria degli uomini. Anche ora che il porto lavora a pieno regime e passeggeri e croceristi potrebbero concedersi una bella visita alla Regina del medio Adriatico. Ad una città i cui palazzi ed i cui monumenti testimoniano di una storia millenaria. Dai Dori siracusani in avanti, Eppure i negozi aperti in centro anche durante la domenica non bastano più. Oggi al centro come in periferia regnano sporcizia, degrado.
Perfino spaccio e accattonaggio organizzato. Con la mensa del povero di Padre Guido che sembra diventato il parafulmine quasi ideale per cimentarsi in una crociata anti poveri. Davvero un ben triste spettacolo. Ecco perché ci vuole da parte del Comune un impegno vero. Del resto la sua proverbiale latitanza con la sindachessa Mancinelli si è acuita trasformandosi in una totale ed assoluta mancanza di una vera politica della sicurezza per gli anconetani e dell'accoglienza per i turisti. Per la sicurezza in centro si potrebbe tornare alle squadre miste di carabinieri, polizia e vigili urbani ( a proposito è partita l'operazione notturna dei nostri bobbies?). Per l'accoglienza, in stretto accordo con le compagnie marittime, basterebbero ad esempio dei pulmini gratuiti inviati all'attracco delle navi da crociera per garantire un tour della città. Oggi ci sono i pullman che portano a Frasassi o a Loreto. E Ancona sta paradossalmente a guardare riempiendosi la bocca di un water front che di volta in volta e a giorni alterni Palazzo del Popolo e Authority portuale annunciano essere in dirittura d'arrivo. Possibile che nessuno sappia quale miniera inesplorata racchiuda quell'Ancona vecchia di più di 2000 anni di Storia e di bellezze...eppure basterebbe chiedere a Palermo Giangiacomi, a Rodolfo Bersaglia, all'Urlo di Giampaolo Milzi, ai tanti giornalisti "locali", solo per citare alcuni benemeriti che si sono battuti per la valorizzazione della nostra Ancona. E la Regione che con il suo Presidente Spacca giustamente teorizza un sistema policentrico, non capisce che quel sistema, senza un Capoluogo autorevole, è solo un bluff? La cortissima stagione estiva è al clou ma la Mancinelli sembra aver altro a cui pensare. Perché non chiede come sempre aiuto a Jesi. Forse, senza scomodare quelli di Traiano, Clemente XII o di Luigi Vanvitelli, lo spirito di Federico II potrebbe davvero aiutarci.
Paolo Eusebi