l ritorno dei voucher in agricoltura permetterà di recuperare in trasparenza l'87% delle opportunità di lavoro perdute tra il 2016 e il 2017 nelle Marche a causa di una normativa, quella subentrata dopo la riforma del sistema di lavoro accessorio, che ha reso di fatto inutilizzabile lo strumento per le imprese agricole, come già denunciato a suo tempo da Coldiretti.
"Nato per il settore agricolo – sono le parole di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Ancona - è lo strumento ideale per permettere una remunerazione stagionale rispettando i diritti dei lavoratori e garantendo la semplicità di utilizzo per l'imprenditore. Coglieremo l'invito del Ministro dello Sviluppo Economico del Lavoro e Vicepremier Luigi di Maio a costruire insieme la norma per provvedere al reinserimento del voucher. Con l'auspicio di poter agire tempestivamente in maniera tale da poterla applicare già a partire dalla vendemmia che è alle porte". Lo scorso anno sono state appena 6.841 i voucher utilizzati per i lavori agricoli contro gli oltre 50mila del 2016. Opportunità di lavoro sottratte a studenti e pensionati marchigiani nella attività stagionali di campagna che iniziano l'estate con le prime raccolte, seguono con la vendemmia e, successivamente, con le olive. La loro reintroduzione rilancia dunque la possibilità di integrazione di reddito per le categorie più deboli come i pensionati e gli studenti ma senza gli abusi (basti pensare che nel 2016 i voucher "agricoli" rappresentavano appena lo 0,8% di tutti quelli acquistati in regione) che si sono verificati in altri settori vista la regolamentazione fedele a tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati).