Domenica di festa al Campo della Palla Ovale Nelson Mandela.
Oltre 150 ragazze provenienti da Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche hanno preso parte al Raggruppamento Interregionale Rugby Femminile - categoria U15 e U17.
L’evento, organizzato dalla Dorica Rugby, ha visto undici società affrontarsi sul manto erboso del Mandela. A seguito del raggruppamento, Ancona ha ospitato la prima giornata di ritorno del campionato di Serie A Femminile, che ha visto fronteggiarsi la Spartan Queens Team Marche e l’All Reds Roma. Le marchigiane, autrici di una prova di carattere, hanno sconfitto la squadra romana per 35 a 0 e confermato il primo posto in classifica. La squadra, alla prima partecipazione al massimo torneo nazionale di rugby union, è frutto di un progetto condiviso da diverse compagini marchigiane. Un progetto che sta portando enormi soddisfazioni a tutto il movimento. Il gruppo, capitanato da Francesca Borghetti, sta vivendo un esaltante stato di forma. “All’inizio della stagione era inimmaginabile pensare di essere in cima alla classifica – dichiara Borghetti – tutto quello che, giornata dopo giornata, stiamo vivendo e facendo è totalmente inaspettato e sempre più bello. Oltre ad avere i risultati sta nascendo un gruppo bello, unito e sicuramente questo è un punto di forza fondamentale”. Ma come si guida una squadra così giovane all’esordio assoluto in massima serie? “È una bella sfida, ci sono tante personalità, tante individualità, per cui è bello vedere come allenamento dopo allenamento si cresce insieme ed ognuna, con il suo carattere e le sue peculiarità, dà una parte di sé”. Sulla stessa linea d’onda è Cristina Tonna, coordinatrice nazionale attività femminile della Fir: “Il progetto Spartan sta funzionando, e non solo per la classifica. Erano anni che perseguivamo un obiettivo del genere, cioè un comune sentire di tutta la regione Marche per quanto riguarda la creazione di una squadra a 15 espressione di tutto il territorio marchigiano. Devo dire che tutte le società hanno raccolto l’invito. Sta andando molto bene. L’obiettivo è che ciascun club diventi ancora più responsabile circa l’attività femminile e incrementi la propria filiera interna. Questo è l’auspicio di tutti”.